venerdì 21 ottobre 2016

TRADUTTORI: CARMELO MASSIMO TIDONA

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che il traduttore Carmelo Massimo Tidona ha rilasciato alla nostra Shanmei.


Benvenuto Carmelo, parlaci di te, raccontaci il tuo percorso di studi.

Grazie. C’è da dire che il mio percorso di studi non ha davvero molto a che fare con la traduzione, di base sono un ragioniere e un informatico. Ma ho sempre amato la lingua inglese, al punto da costringere i miei genitori a farmela studiare fin da quando andavo alle elementari, e da lì essenzialmente non ho mai smesso, anche perché mi è spesso servita nella vita.

Come è nato il tuo amore per la traduzione?

È una conseguenza dell’amore per la lingua e del fatto di essere spesso uno dei pochi nel mio ambiente, di lavoro o altro, a conoscerla abbastanza da poter tradurre dei testi. Più mi capitava di farne, più mi appassionavo alla cosa.

Come è iniziato il tuo lavoro di traduttore? Quale è stato il primo testo che hai tradotto?

Le mie prime traduzioni sono state tutto fuorché letterarie. Sono partito con i manuali tecnici della ditta per cui lavoravo, peraltro tradotti dall’italiano all’inglese, e con dei manuali di giochi di ruolo. Solo da pochi anni a questa parte ho iniziato a lavorare in campo letterario, che è tecnicamente più complesso ma molto più affascinante. Anche in questo caso l’inizio è stato con una traduzione inversa, dall’italiano all’inglese. Si trattava di un racconto di fantascienza, Esami, di Luca Poggi.
Questo chiaramente senza contare i miei scritti, che quasi sempre produco in entrambe le lingue.

Hai fatto traduzioni per Case Editrici, Agenzie di marketing o pubblicità?

Ho collaborato al progetto Zedlab della 0111 traducendo diversi libri e racconti dall’italiano. Tramite Babelcube ho anche lavorato con alcune case editrici estere, in particolare la Vanilla Heart Publishing, che ormai mi propone direttamente le traduzioni.

Sappiamo che traduci autori stranieri che poi si auto-pubblicano in italiano. Come è nata questa idea? Quali opere hai tradotto fino ad oggi? E perché le hai scelte?

L’idea è nata appunto conoscendo Babelcube, che è un’ottima piattaforma per mettere in contatto autori/editori e traduttori, e permette un accesso a questo lavoro a chi, come me, non ha molti sbocchi diretti con gli editori nostrani, considerato anche che è solo uno dei tanti lavori che svolgo. Inoltre mi dà la possibilità di tradurre nel modo che mi è più congeniale, dall’inglese all’italiano.
Per lo più traduco fantasy e horror, con qualche punta di fantastico e thriller, e devo dire che finora ho tradotto solo libri che ho avuto modo di apprezzare.

Hai riscontrato difficoltà nel far accettare agli autori questo nuovo modo di pubblicarsi in paesi stranieri o ne avevano già sentito parlare?

In realtà, rivolgendosi a Babelcube, hanno fatto tutto da soli. C’è un autore che sto “corteggiando” da un po’ fuori dalla piattaforma, ma per adesso non sono riuscito a convincerlo, il che è un peccato perché ho letto i suoi libri e penso che avrebbero seguito sul nostro mercato.

Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?

Gli editori hanno comunque un loro ruolo che è difficile da eliminare, lo dimostra il fatto che non tutti gli autori che si autopubblicano all’estero riescono ad avere un riscontro serio senza l’apparato di un editore alle spalle.

Quanto tempo serve per portare a termine la traduzione di un romanzo?

Dipende dal romanzo, chiaramente. Io in genere, se è abbastanza corposo, mi propongo di farla in tre mesi. Poi ce ne metto uno, ma sempre meglio tenersi larghi.

Tradurre è il tuo lavoro principale, o fai altre attività?

È uno dei miei lavori collaterali. Principalmente sono un impiegato, a margine traduttore, editor, correttore di bozze, scrittore e aspirante autore di giochi da tavolo, ma sicuramente ho dimenticato qualcosa.

Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?

Sono tra coloro che ritengono che la traduzione letteraria debba essere il più possibile trasparente, che il testo finale debba essere il testo dell'autore, solo in una lingua diversa, e non quello del traduttore, questo anche quando il testo dell’autore ha qualche pecca, perché non è compito del traduttore migliorare i testi su cui lavora, quello che deve fare è tradurli, ovviamente in un buon italiano e non letteralmente in senso stretto.
Certo, ci sono anche dei casi particolari. Mi è capitato di segnalare a un autore un passaggio strano o una sequenza che mi sembrava imprecisa e di ricevere da lui o lei una versione modificata da tradurre, o di concordare con un autore dei cambiamenti necessari a far funzionare meglio una storia. Ad esempio, nel tradurre la raccolta “Una mano che urla” di Mark Leslie, ho chiesto e ottenuto di cambiare il nome di un personaggio per poter mantenere un gioco di parole che altrimenti in italiano si sarebbe perso del tutto, e che era fondamentale per il racconto in questione.

Esistono penali in caso di mancata consegna del lavoro nei tempi stabiliti? Ti è mai successo di incorrervi?

Probabilmente esistono ma, modestia a parte, sono veloce; di solito gli autori si stupiscono dei miei anticipi anziché trovarsi a contestare i miei ritardi.

E veniamo al tasto più dolente, i pagamenti. Come ti tuteli dai committenti morosi?

Per fortuna non mi è mai successo questo problema, né nei lavori a provvigione né in quelli pagati in senso stretto. L’unica brutta esperienza l’ho avuta fuori dal campo letterario, con un’azienda che mi ha chiesto la traduzione di alcune schede tecniche anni fa... e dalla quale non ho visto altro che un “passeremo a pagarti”.

Hai mai vinto premi dedicati a i traduttori?

No, ma mai dire mai.

Quale è l’ultimo libro che hai tradotto? Che difficoltà hai riscontrato?

“La ricerca dello stregone”, di Rain Oxford. Una traduzione talmente recente che, sebbene l’abbia completata, non ho ancora consegnato perché è in fase di revisione. È un romanzo fantasy velatamente umoristico, molto carino, ma in effetti mi ha messo un po’ in difficoltà perché si svolge in un mondo in cui coesistono diversi tipi di utilizzatori di magia, ognuno definito con un termine specifico. Peccato che i cinque o sei termini inglesi sostanzialmente corrispondano a due soli termini italiani, mago e stregone. Questo è uno di quei casi in cui tocca essere creativi.

Quale è il momento più bello per un traduttore?

Uno è tradurre l’ultima parola di un romanzo con la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro... e la consapevolezza di dover iniziare a rileggerlo.
Un altro è senza dubbio vedere il proprio lavoro pubblicato, specie quando c’è il suo nome in copertina.

Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro?

Ce n’è uno in effetti, relativo a un libro che ho tradotto ma che a oggi non è ancora stato pubblicato, per cui non farò nomi. Quando ho consegnato la traduzione, l’autore mi ha detto che l’avrebbe fatta leggere a un suo conoscente italiano, cosa che ovviamente mi stava benissimo. A un certo punto mi ha ricontattato chiedendomi se fossi madrelingua(!) perché il suo amico italiano credeva di no. A parte il restare sbalordito, gli ho confermato che lo ero, e chiesto la cortesia di farmi dire quali passaggi o frasi non sembrassero scritti da un madrelingua. Come risultato ho avuto un file di appunti sulle prime due o tre pagine pieno di correzioni... sbagliate: congiuntivi saltati, frasi che cambiavano del tutto senso dal testo originale, contestazioni di termini, cose del tipo “non si scrive diciott’anni” o “non si usa il verbo tradire quando ci si riferisce a degli amici”.
Neanche una settimana dopo, mentre ancora cercavo di riprendermi dalla sorpresa, l’autore mi ricontatta dicendo che ha fatto leggere il libro a un altro amico italiano a cui la traduzione è piaciuta, e che quindi l’avrebbe pubblicato così.
Ho già detto che ancora non l’ha fatto?

Quale consiglio daresti ad una persona che vorrebbe intraprendere il lavoro di traduttore?

Per prima cosa di non limitarsi ad apprendere la lingua da corsi e insegnanti ma di assimilarla molto sul campo, perché è il modo migliore di entrare in contatto con la lingua viva e non con quella formale, entità che molto di rado corrispondono; io ormai da anni leggo autori inglesi e americani solo in originale. E di procurarsi dei buoni strumenti di lavoro. I software di traduzione (non i traduttori automatici, gli dei ce ne scampino!) sono relativamente utili, ma i dizionari sono semplicemente indispensabili, e online se ne trovano di utilissimi, come Wordreference e Urbandictionary.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto aspettando il momento giusto per iniziare a lavorare sui secondi volumi di due serie, La Strada Morta, una vicenda di zombie abbastanza cruda, e il ciclo di Ivy Granger, iniziato con Vista d’Ombra. Nel frattempo spero di riuscire a mettere le mani su un buon horror, perché il primo amore non si scorda mai.

Quando Karl, appassionato di videogiochi, vede la Morte da vicino, la sua vita cambia per sempre. Prima era imprigionato in una topaia, a vivere con la sua matrigna ventiduenne senza alcuna speranza di realizzare il suo sogno.







 Lady Jannessa Guillory era la figlia di un ambasciatore, e pertanto era suo compito aiutare suo padre a gestire e mantenere la casa, sposarsi con qualcuno al suo livello... ed essere sempre obbediente. Eppure la notte la chiamava in un modo che non poteva negare. E quando una voce la trovò nell’oscurità, seppe che non poteva frenare la propria passione.






Piet e Peggy, assieme alla figlia neonata, Heather, stanno per avere un’ospite al campo safari dove abitano... Prendersi cura per qualche giorno della figlia dei loro amici sarà facile. Piet, il duro e puro proprietario del safari, è stato lo Zio Piet per Debi fin dal giorno in cui l’ha salvata dal disastro aereo in cui sono rimasti uccisi i suoi genitori. Mentre il tuono romba nei cieli dell’Africa, lanciando un avvertimento a chiunque voglia ascoltare, il possente fiume Zambezi avanza come un bulldozer, senza nulla che lo trattenga... Riuscirà Piet a salvare la bambina dalle acque ruggenti del possente Zambezi prima che raggiunga le cascate e piombi tra le acque e le rocce al di sotto?


Emily Walters è un’acuta e curiosa quattordicenne del nord della Florida che ama le mappe, la sua vecchia bicicletta arrugginita e la foresta dietro casa sua. A volte i suoi sogni le raccontano il futuro, e a volte le ore di veglia portano saggi uccelli e  altri spiriti nella sua vita.







Michael Emerson sembra essere sempre in grado di fare la scelta giusta, ogni singola volta. Questa capacità lo ha reso ricco quando era ancora ventenne ed è proseguita nel corso della sua vita.
La gente si è sempre chiesta come facesse, come potesse sapere sempre cosa fare e quando farlo.
E ora lui è sul punto di rivelare il suo segreto a lungo custodito, un segreto che non ha svelato neppure alla sua devota moglie.
Ma qualcuno crederà alla sua bizzarra verità?
E quali saranno le gravi conseguenze per un ignaro spettatore?
Questo racconto breve di 5900 parole vi lascerà nel dubbio fino all’ultima frase.


 Avrebbe dovuto essere una vacanza rilassante. Si è rivelata l’esatto opposto...
Un campeggio nelle montagne del Vermont viene interrotto quando un gruppo di amici scopre che c’è stata un’invasione di zombie. Dopo essere rimasti separati dal mondo per l’ultima settimana, e con uno di loro che è già stato morso, gli amici devono farsi strada tra le montagne verso la salvezza.
Riusciranno a  percorrere miglia di foreste buie a piedi cercando di evitare di essere sopraffatti dai non morti? Cosa ha causato l’invasione? Ci sono altri sopravvissuti?





Una libreria che conserva più che tomi polverosi sui suoi scaffali, un arto fantasma che può raggiungere l’aldilà, un fumetto che colora le vite della gente col terrore, tombe incapaci di trattenere il loro contenuto, un collezionista di artefatti infestati che ottiene più di ciò che desiderava, un’autostrada del nord deserta che riporta a un uomo le sue peggiori paure infantili, un incontro col babau e altro ancora. Questa raccolta di raggelanti racconti e inquietanti poesie dalla mente oscura di Mark Leslie include opere edite nominate per vari premi assieme a lavori inediti.



Vincitore del PRG Reviewer's Choice Award come Miglior Romanzo Fantasy Paranormale e finalista come Migliore Serie Urban fantasy.
Benvenuti a Harborsmouth, dove i mostri camminano per le strade non visti dagli umani... a parte quelli con la seconda vista, come Ivy Granger.
Ci sono cose che è meglio non vedere...
La seconda vista di Ivy Granger sta infine dando uno scopo alla sua vita. Ivy e la sua migliore amica Jinx forse non navigano nell’oro, ma con la loro agenzia di investigazioni psichiche guadagnano abbastanza da pagare le bollette... il più delle volte. Le loro uniche preoccupazioni sono la noia di una giornata lenta e gli occasionali clienti pazzi... finché un demone non entra dalla porta.
I demoni non sono mai un buon segno...
Un demone avvocato che rappresenta le fate dell’acqua? Sono accadute cose anche più strane. E tutto sta per diventare molto, molto strano con l’arrivo di un incubo sanguinario a minacciare la città di Harborsmouth.
C’è sangue nell’acqua...
I kelpie hanno la reputazione di mangiare gli esseri umani. Purtroppo, i kelpie sono i clienti. Quando una fata della Corte d’Inverno va a caccia nelle acque della tua città, devi fare delle scelte difficili.
Il minore di due mali...
Vista d’Ombra è il primo romanzo della serie urban fantasy  di Ivy Granger scritta da E.J. Stevens.Il mondo di Ivy Granger, che include le serie Ivy Granger Detective Psichica e La Gilda dei Cacciatori, è pieno di azione, giallo paranormale, magia, umorismo nero, personaggi bizzarri, vampiri succhiasangue, demoni provocanti, gargoyle sarcastici, mutaforma sexy, streghe lunatiche, fate psicotiche e irriverenti eroine.


Anita potrà non essere la detective di alto livello che le grandi agenzie stanno cercando, ma è probabilmente la più determinata. Ma neanche nei suoi sogni più folli avrebbe immaginato quanto le sarebbe servito il suo intuito nella sua vita privata.
Tornata a casa dopo mesi di lavoro su un caso ritenuto irrisolvibile per anni, scopre ben presto che la sua vita casalinga non è come dovrebbe. Suo fratello è scomparso, e sarà costretta a mettere da parte i sentimenti e mettere a frutto tutto ciò che ha appreso se vuole scoprire cosa gli è accaduto.
Presto scopre l’esistenza di una donna misteriosa che crede potrà portarla dal fratello scomparso. Chi potrebbe essere, e perché nessuno è stato in grado di identificarla con precisione? Più Anita apprende sulla donna misteriosa e sugli intrighi che si è lasciata dietro, più si rende conto che suo fratello aveva un’altra vita di cui lei era all’oscuro. Nello scavare con costanza in cerca della verità, si avvicina sempre più a rivelare un segreto che va oltre tutto quello che avrebbe potuto immaginare, un segreto che ha ossessionato suo fratello per molti anni e ora sta ossessionando lei. 



Perverso – L’ombrosa malignità nascosta nel più traumatizzato dei cervelli. Uno stretto e solido nodo che estrae l’ultimo respiro dal condannato impiccato. Una parola usata per descrivere il lato più oscuro, più squallido della società. Il suono della risata maniacale di un losco estraneo che manda brividi lungo la spina dorsale.
Da Andrew Lennon nasce Corti Perversi. Con la prefazione scritta dal futuro dell’horror, Michael Bray, questa raccolta di dieci storie brevi sprofonda nel lato più oscuro della società. Con quattro storie inedite, incluse Divoratore, Ammazzazombie e Le lacrime di un clown, le parole che contiene vi faranno venire gli incubi.
Perciò cosa c’è qui dentro? Un marito che vede uno scorcio del suo sinistro futuro; un uomo ossessionato dai suoi vividi incubi; maniaci omicidi; creature degli abissi oceanici e un ragazzo vittima di bullismo che si ribella. Visitiamo anche un revisore dei conti alle soglie della follia; una ragazza tormentata dalla morte della sua migliore amica; un chirurgo con una sanguinosa missione di vendetta; una storia di non morti e un clown vendicativo.
Sembra familiare? Dovrebbe, dopo tutto queste persone potrebbero essere i vostri vicini, i vostri amici, vostra madre, l’insegnante dei vostri figli, il vostro postino, il vostro ginecologo o perfino voi, date tempo al tempo...
Corti Perversi – la durata è breve ma il ricordo vivrà a lungo.



Sua madre è scomparsa. Più di un amico la tradirà. Fortuna che la ragazza nuova della scuola ha una collana magica.
Inizia oggi a leggere la serie supereroica!
Allie è la tipica adolescente appassionata di calcio in una nuova scuola, almeno fino a quando una strana collana le concede abilità che superano i suoi sogni più folli. Quando rifiuta di lasciare che i bulli spadroneggino nella sua scuola, si fa un nuovo amico e parecchi nuovi nemici.
Daniel era un nerd  che sperava di fare amicizia con la ragazza nuova, ma quando la magia della collana di Allie lo teletrasporta assieme a lei e mette entrambe le loro vite in pericolo, non è più così sicuro di volerlo.
A Allie viene confermato che sua madre è scomparsa durante una missione oltreoceano con l’esercito, e che la magia della sua collana è la chiave per salvarla. Daniel ed Allie non si fermeranno davanti a nulla per ritrovarla, fermare un angelo caduto che ha preso il controllo di una loro amica e salvare il mondo.
Allie Strom e l’Anello di Salomone è un Urban Fantasy/Thriller soprannaturale ricco di azione e mito che vede la nascita di una leggenda. L’autore Justin Sloan è ossessionato da Harry Potter e ritiene che Hermione fosse la vera eroina, come si nota in questo primo libro della sua nuova serie.



Non è facile essere il più giovane di sette figli in una famiglia di famigerati stregoni, specie per Ayden Dracre. In un mondo in cui gli stregoni praticano solo la magia oscura e i maghi praticano solo la magia di luce, Ayden ha un problema, è davvero incapace di essere cattivo. Per quanto si sforzi, tutti i suoi incantesimi che dovrebbero causare il caos vanno male. Quando scopre  che la sua famiglia ne ha abbastanza dei suoi errori, Ayden decide di prendere il suo destino nelle proprie mani.
Ha una possibilità di dimostrare alla sua famiglia di essere degno del nome di stregone, o si ritroverà dal lato sbagliato della collera di sua madre: deve sconfiggere il più potente mago del mondo. Ci sono solo due problemi: non sa come combattere con la magia e non vuole fare male a nessuno. Se vuole sopravvivere alla sua ricerca, dovrà affidarsi agli alleati più improbabili.