mercoledì 14 dicembre 2016

TRADUTTORI: INTERVISTA A LAURA LIUCCI

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che la traduttrice Laura Liucci ha rilasciato alla nostra Shanmei.


Ciao Laura, grazie per aver accettato il nostro invito. Raccontaci il tuo percorso di studi.



Grazie a voi, è sempre un piacere parlare del mio lavoro.

Il mio percorso di studi non è stato impostato sin dall’inizio sulla traduzione. Ho studiato Lingue nella Società dell’Informazione alla triennale e Lingue e Comunicazione Internazionale alla magistrale – con un focus sulla Linguistica e la Mediazione – epoi mi sono trasferita a Londra, doveho frequentato un’altra magistrale in Traduzione Specializzata. Nel frattempo, però, avevo già iniziato a lavorare nel mondo della traduzione letteraria.



Come è nato il tuo amore per la traduzione?



Direi che è nato dall’unione delle mie più grandi passioni: le lingue, la lettura e la scrittura. Avevo già un buon livello di conoscenza dell’inglese che stavo via via migliorando, e allo stesso tempo ero stata coinvolta in alcuni blog partecipativi e testate online per cui scrivevo di politica e attualità. Mi è sempre piaciuto raccontare storie, quindi il passo verso la traduzione letteraria è stato quasi naturale.



Come è iniziato il tuo lavoro di traduttore editoriale? Ricordi qual è stato il primo libro che hai tradotto?



Ho iniziato subito dopo la triennale e devo dire che sono stata molto fortunata, perché non è sempliceaccreditarsi in questo ambiente. Ho iniziato a mandare email a tutti gli indirizzi di case editrici che trovavo online, allegando il mio curriculum accademico ma anche i link ad alcuni miei articoli disponibili online. In questo modo avrebbero potuto leggere qualcosa di mio e vedere che, oltre a conoscere bene le lingue che avevo studiato, sapevo anche scrivere. Dopo decine e decine di email, alla fine Aliberti Editore mi ha proposto una prova di traduzione (pagata) dal tedesco su un libro illustrato per bambini. Che evidentemente dev’essergli piaciuta, perché subito dopo è arrivato il primo romanzo: “Flood” di Stephen Baxter, un hard science fiction in stile “The Day After Tomorrow”.



Acquisti i libri che traduci? E che sensazione provi quando vedi il tuo nome in qualità di traduttrice?



Ammetto che un vantaggio di questo lavoro sono… le copie omaggio! In genere è la casa editrice che manda una o due copie al traduttore del libro in questione. In ogni caso, mi è successo di comprarne altre da regalare. Quanto all’effetto che fa vedere il proprio nome lì in bella vista… beh, è davvero bello. Non dimenticherò mai la prima volta che ho visto un “mio” libro in libreria. Ero in stazione a Roma e stavo aspettando di partire. Ero entrata per comprare qualcosa da leggere, e arrivata in cassa, la ragazza stava aprendo degli scatoloni appena arrivati. Dentro c’era il libro di cui parlavo prima, il primo romanzo che avessi mai tradotto. Quando l’ho visto non ho potuto fare a meno di dirle: “È il mio, l’ho tradotto io!”.



Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?



Ecco, qui esce fuori l’insegnante che è in me… quindi mi scuso in anticipo. Più che letterale o creativa, io parlerei – più cautamente – di quanto si è disposti ad allontanarsi da testo di partenza. Per quanto mi riguarda, dipende dal testo che ho davanti, dall’argomento, dal tono, dalle lingue coinvolte e dalla vicinanza delle due culture che rappresentano. Insomma, il discorso sarebbe lunghissimo. Ma se dovessi semplificare, direi che sono una sostenitrice del funzionalismo, e cioè dell’importanza che la traduzione funzioni bene nella lingua di arrivo, che “produca gli stessi effetti” che produce nella lingua di partenza sul pubblico.



Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro.



Ne avrei parecchi, ma il primo che mi è venuto in mente risale a quando studiavo a Londra e traducevo solo da due o tre anni. Mi trovavo in metropolitana e da una settimana notavo che era tappezzata dalla pubblicità di un nuovo libro di un’attrice comica/scrittrice inglese. Sembrava carino, dovunque mi girassi me la ritrovavo davanti, e così avevo deciso che l’avrei comprato in serata, tornando a casa. Dopo un’ora mi chiamò la casa editrice per cui lavoro e mi disse: “Abbiamo una nuova traduzione da affidare: l’ultimo di Dawn French. Ti va di occupartene tu?”. Sono rimasta di stucco. Era una coincidenza assurda, e ovviamente ho detto di sì. Quindi alla fine non l’ho più comprato… me l’hanno mandato loro e la versione italiana è la mia.



Hai tradotto libri di Colleen Hoover, Larissa Ione, Lora Leigh, Lara Adrian, Catherine Bybee e altri. Hai mai avuto la possibilità di chiacchierare con qualcuna di loro?



Solo con Catherine Bybee. Ci siamo sentite brevemente mentre mi occupavo di “Not Quite a Date”. È stata molto carina e mi ha ringraziato (lei!?) del lavoro che stavo facendo.



A soli venti anni, Auburn Mason ha paura di aver perso ciò che aveva di più importante. Malgrado il dolore, le resta la voglia di lottare per rimettere sulla giusta strada un destino che sembra sfuggirle dalle mani, ma questa volta non dovrà esserci più spazio per errori e debolezze, tantomeno per l’amore.
Owen Gentry è l’enigmatico artista proprietario dello studio d’arte di Dallas presso cui Auburn ha trovato lavoro. È un giovane brillante, di talento, verso il quale Auburn sente fin da subito di provare un’attrazione speciale. A quanto pare, la vita le sta regalando un’altra occasione per lasciarsi andare e ascoltare il proprio cuore. Eppure c’è qualcosa che rischia di minacciare la ritrovata felicità, un segreto che Owen vorrebbe relegare nel proprio passato ma che torna prepotentemente a galla. Owen sa che l’unico modo per non perdere Auburn è condividere con lei ogni aspetto della sua vita, ma la verità, come le opere d’arte, si presta a interpretazioni contrastanti, e una confessione, talvolta, può essere più distruttiva di una menzogna...


Nella traduzione hai lavorato su testi di vario genere (chick-lit, fantascienza, young adults, romance, urban fantasy) ma qual è il tuo genere preferito? E qual è quello che ti preoccupa di più?



Non ho un genere preferito tra quelli di cui mi sono occupata finora, ma mi piacciono i dialoghi brillanti, al di là del genere. I libri della Ione, ad esempio, pur essendo paranormal romance, sono molto impegnativi da tradurre (e divertenti!), perché gli scambi tra i personaggi giocano continuamente sull’ironia e sul sarcasmo – elementi che in traduzione rappresentano una bella sfida.



Serena Kelley è una donna dai molti segreti. Da bambina le è stata concessa l’immortalità, a patto che rimanga vergine. Serena, però, non è immune al fascino maschile e quando incontra il demone Wraith sa che non potrà sfuggire al suo richiamo. Sarà lui a strapparle per sempre un dono così prezioso? Wraith è un demone implacabile e letale. Ma quando uno dei suoi nemici lo avvelena, deve convincere Serena a offrirgli l’unico antidoto in grado di salvarlo, e così la donna che dovrebbe annientare diviene la sua speranza. E mentre il loro mondo vacilla irrimediabilmente, i due si perdono fra le ombre della seduzione, lasciando al destino la scelta che tanto temono... Fra tentazioni proibite e desideri fatali, Larissa Ione ci presenta il nuovo capitolo di una serie ricca di colpi di scena e sensualità, che vi terrà sveglie fino a notte fonda.




Sappiamo che lavori come traduttrice per il gruppo Fanucci. Molti traduttori sognano di poter lavorare per una grande casa editrice italiana ma pare sia molto difficile (se non impossibile essere presi in considerazione). E' davvero così? Come sei diventata uno dei loro traduttori?



Come dicevamo prima, non è facile entrare in questo mondo. Perché difficilmente una casa editrice si affida a una persona senza esperienza, ma se nessuno ti fa tradurre il primo libro… come te la fai l’esperienza? Ma questo è un problema relativo a molte professioni, non sono alla nostra. Nel mio caso, è stata soprattutto fortuna… almeno all’inizio. Così come è stato per il primo romanzo che ho tradotto per Aliberti, infatti, anche con Fanucci ho semplicemente mandato il mio curriculum in redazione (e a quel punto avevo un paio di titoli all’attivo) e loro, che in quel momento avevano bisogno di nuovi traduttori, mi hanno proposto una prova. L’ho superata e mi hanno affidato il primo incarico.



Girovagando per la rete si trovano degli articoli in cui si suggerisce ai traduttori di fare una proposta editoriale a un editore. Pensi sia davvero una buona idea farlo oppure si rischia il tipico "Grazie, le faremo sapere."? Ne hai mai fatta una? Se sì, è stata accolta? Se no, conosci qualcuno che ce l'ha fatta?



La questione dello scouting è uno dei punti più discussi del nostro lavoro. Personalmente mi è capitato solo una volta di fare una proposta, e non ho avuto risposta. Ma ero proprio alle prime armi, e sono sicura che se la riguardassi adesso mi metterei le mani nei capelli. Il punto è che fare delle proposte non è facile. In primis, non tutte le case editrici le accettano. In secondo luogo, bisogna essere molto oculati e individuare la giusta casa editrice a cui mandare una data proposta in base al tipo di libri che pubblicano. Come dire, non ha senso proporre “Cinquanta Sfumature di Grigio” ad Adelphi. Detto questo, però, è certamente una buona idea provarci. Se ne parlava proprio un paio di settimane fa durante un incontro al Pisa Book Festival con alcuni editori, che sottolineavano come una proposta ragionata, ben argomentata, e così via, può essere un buon modo per spiccare tra le decine di volti e nomi che si propongono agli editori.



Hai lavorato poi come traduttrice per AmazonCrossing. Sappiamo che hanno una sezione dove è possibile caricare il proprio CV ma c'è anche la possibilità di essere contattati direttamente da loro. A te cosa è successo? Pensi che il fatto che tu abbia lavorato precedentemente per un editore italiano ti abbia aiutato?



Io sono stata contattata direttamente da loro nel 2013, agli albori del progetto AmazonCrossing. Credo mi avessero pescato dal database dei traduttori letterari del Centro per il Libro e la Lettura, per cui è stato certamente determinante aver lavorato per vari editori italiani (con cui, tra l’altro, continuo a lavorare). Ho anche tradotto subito una cosa per loro, un piccolo e-book su un’intervista a Obama (per i KindleSingles), ma poi il progetto AmazonCrossing aveva subito una battuta d’arresto. In ogni caso, dopo un paio di anni è ripartito e a quel punto mi è stato affidato il primo vero romanzo, “Non proprio un appuntamento”, di C. Bybee.



Jessica “Jessie” Mann, cameriera e madre single, è la praticità fatta persona. Anche se avesse tempo per uscire con gli uomini (e non ne ha) farebbe di tutto per garantire al figlio un’infanzia più tranquilla della propria. Per questo le serve un marito con i soldi! Così, quando Jack Morrison, un cliente terribilmente sexy con il cappello da cowboy e il sorriso accattivante, cerca di flirtare con lei, Jessie lo respinge perché apparentemente al verde. Dubita, infatti, che un sognatore come Jack possa garantirle la stabilità economica di cui ha bisogno. Sarà difficile resistere all’affascinante texano, con il Natale alle porte e il desiderio di non passarlo da sola.
Erede dei Morrison, proprietari di un impero degli hotel di lusso, Jack è abituato a essere adulato. Ora sente il bisogno di qualcuno che s’innamori di lui e non della sua ricchezza. Un giorno mette gli occhi su Jessie, ma il muro che la ragazza ha costruito intorno al proprio cuore potrebbe ostacolarlo. Così decide di nasconderle la sua vera identità e si offre di aiutarla a trovare il marito ricco che cerca. Peccato che la sua audace messinscena rischi di privarlo del desiderio che vorrebbe vedere esaudito per Natale...


Puoi raccontarci come avviene l'affidamento dell'incarico di traduzione in una casa editrice e in AmazonCrossing?



Nelle case editrici italiane per cui lavoro è il redattore a contattarti per proporti un libro piuttosto che un altro, in base alle loro esigenze ma anche alle tue attitudini. I traduttori che lavorano per AmazonCrossing, invece, hanno accesso a una piattaforma interna su cui vengono pubblicati i titoli dei libri che Amazon vuole tradurre. Poi, di volta in volta, i traduttori interessati a occuparsi di quel dato progetto possono inviare una prova di traduzione (in genere le prime pagine del romanzo) dando la propria disponibilità. Poi in redazione sceglieranno la “voce” più idonea a tradurlo.



E che differenze ci sono nel portarlo a termine?



Non ci sono grandi differenze, dal punto di vista del traduttore il lavoro è lo stesso: ti vengono affidati il libro e una data di consegna. Il traduttore lavora sull’opera e invia la sua traduzione entro la scadenza concordata. Dopo qualche settimana si riceve la traduzione revisionata da un altro professionista, si corregge il necessario, e si va in stampa.



Negli ultimi anni stiamo assistendo anche alla pubblicazione di libri stranieri in italiano senza il classico editore. Sono gli autori stessi che contattano un traduttore oppure usano Babelcube. Hai mai sentito parlare di questo fenomeno e in particolare di Babelcube? Si tratta di una piattaforma che mette in contatto autori e traduttori. Tutti lavorano con le royalties. Accetteresti di iscriverti? Se no, perché?



Ho sentito parlare di questo fenomeno, ma non conosco nel dettaglio né Babelcube, né altre piattaforme simili. In ogni caso, non credo che accetterei di lavorare in quel modo. Ritengo che il sistema con cui si lavora tradizionalmente nel mondo della traduzione, e cioè con la mediazione della casa editrice, sia garanzia di qualità. Per non parlare di quello che potrebbe succedere alle tariffe traduttive attualmente applicate dalle case editrici. Già così stiamo assistendo a una continua diminuzione dei compensi a cartella… se un sistema come quello prendesse piede in modo definitivo, temo che sarebbero più i problemi che le soluzioni.



Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?



A mio avviso, non credo si possa arrivare a un punto tale da poter bypassare completamente gli editori. E personalmente, non me lo auguro nemmeno! Proprio per la questione della qualità di cui parlavo prima. Se continuerà a crescere, sarà in ogni caso come pubblicazione alternativa.



E per concludere, quali sono i tuoi progetti futuri?



Domanda da un milione di dollari. Innanzitutto, non lavorando solo con la traduzione editoriale ma anche con l’audiovisiva, soprattutto con la sottotitolazione di film e serie TV, spero di continuare ad ampliare il numero di progetti validi e interessanti di cui mi occupo in entrambi i campi. Dunque, libri e film sempre più belli e stimolanti! Inoltre, sono impegnata in campo accademico nell’insegnamento di teorie e tecniche della traduzione (per ora sotto forma seminariale), attività che mi piace molto e che spero possa crescere.

lunedì 28 novembre 2016

INTERVISTA A LUCINDA BRANT

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista di Lucinda Brant  ha concesso al nostro blog (Traduzione a cura di Mirella Banfi):
 
Ciao Lucinda, grazie per aver accettato il nostro invito, raccontaci un po' di te. Quando hai iniziato a scrivere?
Dear Lucinda, thanks for accepting our invitation, tell us a little about yourself. When did you start writing?

Thank you for asking me! :)
My first memory of writing fiction was in Infants’ School. I was about seven years of age.
I wrote my first full length novel in High School when I was about fourteen years old.
My first published novel was in the 1990s, when I won an Australia/New Zealand writing competition, and part of the prize was a publishing contract.
I’ve been self-published since 2011.

Grazie per avermi invitato! :)
Il mio primo ricordo che riguarda la scrittura è stato alle elementari. Avevo sette anni. Ho scritto il mio primo romanzo alle superiori quando avevo quattordici anni. Il mio primo romanzo l’ho pubblicato nel 1990, quando ho vinto un concorso di scrittura in Australia/Nuova Zelanda e parte del premio era un contratto di pubblicazione. Mi auto-pubblico dal 2011.

Come nasce un tuo libro? Come si svolge la giornata di una scrittrice di successo come te?
Where do your stories come from? How is a typical day for a successful writer as yourself?

My stories come from an active imagination, and my love of history. Sometimes while researching I’ll come across an incident or a story and that will become the kernel of an idea for a larger canvas. Midnight Marriage is based on a true story of the marriage of Charles Lennox (latersecond Duke of Lennox) and Lady Sarah Cadogan. The couple were married off as children only to be immediately separated. Years later he spotted a beautiful woman at the theatre and wanted to know who she was. Imagine his surprise when he was told the young woman was none other than his wife! It was a love match and they had a very happy marriage.
I treat writing as I would any job – though I LOVE this job! I live in the 18th century most days. I’m at my computer straight after breakfast until dinner time (with appropriate breaks throughout the day). Then after dinner I’ll be back at the computer usually to answer emails, catch up on social media, and the administrative and business side of my writing career.

Le mie storie nascono da una fervida immaginazione, e il mio amore per la storia. A volte mentre sto facendo delle ricerche m’imbatto in un episodio o una storia che diventerà il nucleo di un’idea per un qualcosa di più ampio. MidnightMarriage (Marimonio di Mezzanotte) è basato sulla storia vera del matrimonio tra Charles Lennox (secondo duca di Lennox) e Lady Sarah Cadogan. Il matrimonio avvenne quando erano solo dei bambini e subito dopo furono immediatamente separati. Anni dopo il duca vide una bella donna a teatro e volle sapere chi fosse. Immaginate la sua sorpresa quando gli fu detto che la giovane donna non era altri che sua moglie! Fu un matrimonio d’amore edebbero un matrimonio felice.
Tratto la scrittura come un qualsiasi altro lavoro, e AMO questo lavoro! Vivo nel diciottesimo secolo quasi tutti i giorni. Mi metto al computer subito dopo colazione fino all’ora di cena (con delle pause adeguate durante la giornata). Poi dopo cena di solito torno al computer per rispondere alle email, aggiornare i social, e ad occuparmi della parte amministrativa della mia carriera di scrittrice.

Sappiamo che hai deciso di auto pubblicarti per il mercato italiano. Come è nata questa idea? Come hai conosciuto Mirella Banfi?
We know that you decided to self-publish for the Italian market. How did you come out with this idea? How do you know Mirella Banfi?

As soon as e-books became available I knew self-publishing was the future. I love what I write and I hoped readers would too, and they do!
I was very fortunate that it was Mirella who found me! She read Salt Bride and contacted me and asked if she could translate it into Italian. Of course I said yes! What a wonderful opportunity. I can’t thank her enough.

Non appena gli ebook sono diventati disponibili ho capito che l’autopubblicazione era il futuro. Amo ciò che scrivo e speravo che anche i lettori lo avrebbero fatto, ed è successo!
Sono stata molto fortunata che sia stata Mirella a trovarmi! Lei aveva letto Salt Bride e mi ha contattato chiedendomi se poteva tradurlo in Italiano. Naturalmente le ho detto sì! Che meravigliosa opportunità. Non la ringrazierò mai abbastanza.

Se potessi tornare indietro, faresti la stessa scelta di autopubblicarti in lingua italiana? Perché?
If you could go back, would you choose to self-publish in Italian language again? Why?

Of course! There is no question about it. I write the stories I want to write and love, control how these stories are presented, from cover design to formatting to distribution. I have a fantasticteam behind me and a wonderful translator in Mirella.And there is the added connection to the Italian language in that my father was born in Tuscany. He would’ve been so proud to see my books in his native language.

Ovviamente! Non c’è alcun dubbio al riguardo. Scrivo le storie che voglio scrivere e amo, controllo come queste storie vengono pubblicate, dalla cover alla formattazione alla distribuzione. Ho un fantastico team alle spalle e una traduttrice meravigliosa come Mirella. E inoltre ho un legame con la lingua italiana dato che mio padre era nato in Toscana. Lui sarebbe stato così orgoglioso di vedere i miei libri nella sua lingua natia.

Qual è la più bella soddisfazione che hai avuto con l'autopubblicazione in Italia?
What's the best satisfaction you had with the self-publication in Italy?

Having such a great translator as Mirella, and that we have become such good friends. And I love getting emails from my Italian readers telling me how much they love my books and the 18th Century world I’ve created.
Self-publishing in Italy has enabled me to reach so many more readers. To give you a couple of examples of that reach, at one stage I had the #1 bestselling (free) ebook, and the #6 bestselling (paid) ebook in the entire Amazon Italy store. I was also the first author who was not an Italian to be the featured interview in the Amazon Italy store, which was a huge privilege and a wonderful experience.

Avere una grande traduttrice come Mirella, ed essere diventate buone amiche. E l’affetto che ricevo dalle email dei miei lettori italiani che mi dicono quanto amino i miei libri e il mondo del diciottesimo secolo che ho creato.
L’autopubblicazione in Italia mi ha permesso di raggiungere più lettori. Vi do un paio di esempi: per un certo periodo sono stata prima in classifica negli ebook gratuiti, e sesta nella classifica a pagamento di tutto Amazon Italia. Sono stata anche la prima autrice non italiana a essere intervistata da Amazon Italia, che è stato un grande privilegio e una meravigliosa esperienza.

Raccontaci un po’ della saga della Famiglia Roxton. Perché hai scelto di scrivere Romance storici? E perché hai ambientato le tue storie in questo particolare periodo?
Let’s talk a bit about the Roxton's Family. Why did you choose to write historical Romance? And why do you set your stories in this particular period?

I love history (I have a history and politics degree from the Australian National University, and also a graduate teaching diploma) and I especially love the 1700s because it was a period of great change and discovery, and the elite wore such fabulous clothes, particularly the gentlemen. And being an unashamed romantic, writing historical romance was a natural progression. It’s also a great way to showcase the 18th century in an entertaining format.

Amo la storia (Ho una laurea in storia e scienze politiche dell’Australian National University e l’abilitazione all’insegnamento) e amo soprattutto il 1700 perché era un periododi grandi cambiamenti e scoperte, e le classi sociali alte indossavano abiti meravigliosi, soprattutto i gentiluomini. Ed essendo una sfacciata romanticascrivere romance storici è stato un passaggio obbligato. È anche un ottimo modo per mostrare il diciottesimo secolo in maniera divertente.

Quali sono i tuoi personaggi preferiti e perché?
which are your favorite characters and why?

Antonia, Duchess of Roxton (and later Duchess of Kinross) is my favorite character of the Roxton series. She is the ray of sunshine in every book, and the silk ribbon that binds the characters together. She is feisty, intelligent, ever optimistic, and believes in the power of love.

Antonia, Duchessa di Roxton (e più tardi Duchessa di Kinross) è il mio personaggio preferito della saga dei Roxton. Lei è il raggio di sole in ogni libro, è il nastro di seta che lega insieme i personaggi. È esuberante, intelligente, sempre ottimista, e crede nel potere dell’amore.

C’è un personaggio ispirato a te? E in cosa?
Is there a character based on yourself? In what way?

No. Then again, I am sure each and every one of my characters must have a little bit of my personality. Possibly the more eccentric of my characters because I have a quirky sense of humor.

No. D’altra parte, io sono sicura che in ognuno dei miei personaggi ci sia un po’ della mia personalità. Possibilmente la parte più eccentrica dei miei personaggi perché ho un bizzarro senso dell’umorismo.

Se la tua saga Della Famiglia Roxton diventasse una serie TV quali attori sceglieresti per impersonare i protagonisti?
If your Roxton's Family saga became a TV series, which actors would you like as leading characters?

Ah! Now that’s a very difficult question to answer. I’m sure my readers have their own ideas of what my characters look like! So I would not like to spoil things by giving my list of favorite actors. Though I will say the models used on the covers of the novels are pretty much my ideal of what the characters look like in my head, particularly the Duke of Roxton on the cover of Noble Satyr. The model has Monseigneur’s eyebrows and he has perfected his enigmatic stare.

Ah! Questa è una domanda molto difficile cui rispondere. Sono sicura che i miei lettori hanno la loro idea di chi somiglino i miei personaggi! Quindi non vorrei rovinare le cose dando la mia lista di attori preferiti. Vale lo stesso per i modelli usati per le cover dei romanzi: sono più o meno la mia idea di chi debbano somigliare i personaggi nella mia testa, in particolare Il Duca di Roxton sulla cover di Noblen Satyr. Il modello ha le sopracciglia di Monseigneure ha perfezionato il suo sguardo enigmatico.

Chi sono le tue autrici preferite? Le hai mai incontrate in una Convention o qualcosa di simile?
Who are your favourite female authors? Have you ever met them in a Convention or similar?

My favorite female authors of all time are no longer with us: Jane Austen, Georgette Heyer, George Eliot, Jean Plaidy and Taylor Caldwell, to name the top few.
When I read for recreation, I love to escape into Italian crime fiction! My favorite author is Andrea Camilleri (yea, I know he’s a guy but I just had to mention him because he is awesome!) and his Inspector Montalbanoseries. I also love Donna Leon’s Commissario Guido Brunetti Series, and meeting Camilleri and Leon would be a dream come true!!!

Le mie autrici preferite non sono più con noi: Jane Austen, Georgette Heyer, George Eliot, Jean Plaidy e Taylor Caldwell, solo per citarne alcune.
Quando leggo per divertimento, Amo rifugiarmi negli autori gialli! Il mio autore preferito è Andrea Camilleri (Sì, so che è un uomo ma dovevo assolutamente menzionarlo perché è meraviglioso!) e la sua serie sul Commissario Montalbano. Amo anche la serie sul Commissario Guido Brunetti di Donna Leon e incontrare Camilleri e la Leon sarebbe un sogno che diventa realtà!!!

Raccontaci un aneddoto bizzarro o divertente legato al tuo lavoro di scrittrice.
Tell us a weird or funny anecdote tied to your work as a writer.

I once received a one star review for Deadly Engagement: A Georgian Historical Mystery from a reader living in the US state of Georgia. She bought the book thinking it was about her home state and was furious to find out it was not, hence the one star.
I laughed out loud.This strange review and others like it that offer a reader’s opinion and not necessarily a review of the book, made me realize that as an author I must have a thick skin, and to just keep on writing the stories I love and my fans love to read.

Una volta ho ricevuto, da una lettrice che viveva negli Stati Uniti in Georgia, una recensione con una sola stella per Deadly Engagement: un romanzo storico mistery ambientato nell’ epoca georgiana. Aveva comprato il libro pensando che fosse ambientato nel suo stato ed era furiosa che non lo fosse, quindi quell’unica stella.
Ho riso parecchio. Questa strana recensione e altre simili,che offrono il parere del lettore e non necessariamente una recensione del libro, mi ha fatto capire che come autore devo avere la pelle dura, e occuparmi solo della scrittura delle storie che amo e che i miei fan amano leggere.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Could you tell us something about your future projects?

I’m busy writing books five and six in the Roxton Series. Then I will return to write the next few books in the Alec Halsey Mystery Series. After that I will dive into a brand new series set in mid 18th Century in Versailles and Edinburgh, with characters my readers know and love, but also there will be a new noble Scottish family to get to know.

Sto scrivendo il quinto e il sesto volume della serie Roxton. Poi tornerò a scrivere i prossimi libri della serie mystery Alec Halsey. Dopo mi dedicherò ad una nuova serie ambientata a metà del diciottesimo secolo a Versailles ed Edimburgo, con personaggi che i miei lettori conoscono e amano, ma ci sarà una nuova famiglia nobile scozzese da conoscere.

C'è ancora qualcosa che vorresti dire ai lettori italiani?
Is there anything else you would like to tell to your Italian readers?

Just to say thank you so very very much for your support!!!
And I hope to visit Italy in the near future! Xo

Voglio dire solo grazie tante per il vostro sostegno!!!
E spero di visitare l’Italia nel prossimo futuro! Xo

Quando il conte di Salt Hendon sposa Jane Despard, figlia di un signorotto di campagna, l’alta società inorridisce. Ma Jane e Lord Salt hanno in comune un passato di sfiducia, angoscia e tristezza. A distanza di quattro anni, sono costretti a un matrimonio che nessuno dei due desidera: il conte per onorare il desiderio di un uomo morente, Jane per salvare il fratellastro dalla rovina finanziaria. Bella dentro e fuori, la paziente e sempre ottimista Jane crede che l’amore possa vincere su tutto; ci vorrà un po’ di più per convincere il conte. Entra in scena anche Diana St. John, vissuta finora nell’illusione paradisiaca di poter diventare un giorno contessa di Salt Hendon. Si spingerà oltre i limiti, fino all’omicidio, per ottenere l’attenzione del conte. Riusciranno i novelli sposi a superare i pregiudizi del passato e la sinistra opposizione e a innamorarsi di nuovo?




Jane e Salt—quattro anni di ‘e vissero felici e contenti,
Sir Antony Templestowe—quattro anni di esilio,
Lady Caroline—quattro anni di struggimento,
Diana St. John—quattro anni per tramare la sua vendetta,
Il momento è arrivato…
Può un fratello continuare con la sua vita di sempre sapendo che sua sorella è un’assassina? Può un nobiluomo riuscire a ottenere la vita che ha sempre desiderato quando il male è in agguato, invade tutti i suoi pensieri e infesta i suoi sogni? Che cosa servirà perché il bene trionfi sul male?


Francia e Inghilterra in un’era di edonismo e illuminismo.
Una bellezza dagli occhi verdi viene abbandonata alla Corte di Versailles.
Il rapace Comte de Salvan sta complottando la sua seduzione.
Un avversario onnipotente la rapisce e la porta al sicuro.
Ma è un nobile salvatore o un abbietto satiro?

Noble Satyr ha vinto il premio Woman’s Day/Random House Romantic fiction Prize di 10.000 $ ed è entrato nella rosa ristretta di finalisti come Romantic Novel of the Year quando è stato pubblicato in Australia con il titolo The Dangerous Game. Un romanzo classico nella tradizione di Georgette Heyer, rende omaggio al libro della Heyer These Old Shades, pubblicato in Italiano con il titolo: La Pedina Scambiata.




Finalista del premio ‘Romantic Book of the Year Finalist—Romance Writers of Australia

E’ il 1763. Il diplomatico di carriera e investigatore dilettante Alec Halsey è invischiato negli omicidi e nel caos in una tenuta di campagna. Deve anche affrontare i demoni della sua passata vita amorosa e un crudele scherzo del destino gli rivela perché suo fratello lo odia tanto e perché farebbe qualunque cosa per rovinarlo. Se vi piacciono i libri di Sebastian St. Cyr e Julian Kestrel allora vi piacerà questo amalgama di crimini e romanticismo.


Lettere inedite, provenienti dalla corrispondenza privata della famiglia Roxton, che coprono il periodo dal 1743 al 1777, con estratti dai diari di Antonia, quinta duchessa di Roxton e settima duchessa di Kinross. È inclusa l’ultima lettera di Roxton ad Antonia. Il primo volume integra i primi tre libri della pluripremiata saga della famiglia Roxton: Nobile Satiro, Matrimonio di mezzanotte e Duchessa d’autunno. Con un preambolo scritto da una discendente dell’epoca vittoriana, Alice-Victoria, decima duchessa di Roxton.
 



Se volete leggere i libri in ordine cronologico, questa è la sequenza:

La Saga della Famiglia Roxton
1740: NOBILE SATIRO (Renard e Antonia)
1760: MATRIMONIO DI MEZZANOTTE (Julian e Deb)
1770: DUCHESSA D’AUTUNNO (Antonia e Jonathon)
1770: DAIR DEVIL, IL SIGNORE DEGLI INGANNI (Dair e Rory)
1770: L’ORGOGLIOSA MARY (Mary e Christopher). Non ancora pubblicato
1780: IL FIGLIO DEL SATIRO (Henri-Antoine e Lisa). Non ancora pubblicato
ETERNAMENTE VOSTRO: Le lettere della famiglia Roxton—Primo volume
PER SEMPRE VOSTRO: Le lettere della famiglia Roxton—Secondo volume

Serie Salt Hendon 1763: LA SPOSA DI SALT HENDON (Magnus e Jane)
1767: ILRITORNO DI SALT HENDON (Antony e Caroline)

Serie Alec Halsey—Crimini e RomanticismoPrimavera 1763: FIDANZAMENTO MORTALE (Omicidioe caos in una residenza di campagna)
Autunno 1763: RELAZIONE MORTALE (Un vicario avvelenato e la misteriosa Miranda)
Inverno 1763: PERICOLO MORTALE (Sanguinoso intrigo all’estero). Non ancora pubblicato
Estate 1764: PATENTI MORTALI (Il male si nasconde a Edimburgo). Non ancora pubblicato

lunedì 7 novembre 2016

INTERVISTA A E. J. STEVENS

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che l'autrice E.J. Stevens  ha concesso al nostro blog (Intervista e traduzione a cura di Carmelo Massimo Tidona):


First thing first, thank you for accepting this interview.
Per prima cosa, grazie per aver accettato questa intervista.

It is my pleasure, Carmelo.

È un piacere, Carmelo.

Just to start with a fairly common question: how did your writing career start and what inspired you to start writing?
Tanto per iniziare con una domanda abbastanza comune; come è iniziata la tua carriera di scrittrice e cosa ti ha ispirato per iniziare a scrivere?

I've been telling spooky stories since I was a toddler.  Seven years ago, I shared some of my short fiction with friends and they suggested that I get my work published.  The rest is history!  I have published fifteen books, won numerous awards, and my bestselling Ivy Granger urban fantasy series is available in multiple formats (ebook, trade paperback, audiobook) and multiple languages (English, Italian, German, Spanish). 

Racconto storie spaventose fin da quando ero una bimba. Sette anni fa ho condiviso alcuni dei miei racconti brevi con degli amici che mi hanno suggerito di far pubblicare le mie opere. Il resto è storia! Ho pubblicato quindici libri, vinto numerosi premi, e la mia serie bestseller urban fantasy, Ivy Granger, è disponibile in diversi formati (ebook, edizioni economiche, audiolibri) e varie lingue (inglese, italiano, tedesco, spagnolo).

Speaking about inspiration, the first thing I noticed while translating “Shadow Sight” was that your world is chock full of fairies and fairy lore, not just the most commonly known ones that can normally be found in books here and there. Why did you choose to have (so many of) them in your novels?
Parlando di ispirazione, la prima cosa che ho notato mentre traducevo “Vista d’Ombra” è stata che il tuo mondo è pieno zeppo di fate e relative leggende, non solo quelle più note che si possono facilmente reperire in qualche libro qua e là. Come mai hai scelto di averne così tante nei tuoi romanzi?

My mother is originally from Wales, so I grew up on the dark fairy tales and folklore that she brought with her.  Later, I did research into mythology and folklore from all over the world.  My mother's early stories instilled in me a fascination in these tales, especially the more dark and macabre tales which I now twist and weave into my own fantasy worlds.

Mia madre è originaria del Galles, perciò sono cresciuta con le fiabe oscure e il folklore che aveva portato con sé. In seguito ho fatto delle ricerche sulla mitologia e il folklore di tutto il mondo. I racconti di mia madre avevano instillato in me il fascino di queste storie, specialmente quelle più cupe e macabre che adesso intreccio e intesso nel mio mondo fantasy.

Are you a reader too? What kind of books or authors do you prefer?
Sei anche una lettrice? Che genere di libri o autori preferisci?

I read all types of speculative fiction (science fiction, fantasy, urban fantasy, horror).  I still love old ghost stories and gaslight mysteries. I also enjoy reading contemporary works like the Mercy Thompson series by Patricia Briggs and the Kate Daniels series by Ilona Andrews.

Leggo ogni genere di fiction speculativa (fantascienza, fantasy, urban fantasy, horror). Mi piacciono ancora le vecchie storie di fantasmi e i gialli vittoriani. E mi piace anche leggere opere contemporanee, come la serie di Mercy Thompson di Patricia Briggs e la serie di Kate Daniels di Ilona Andrews.

What is your favorite novel and who is your favorite character?
Qual è il tuo romanzo preferito, e quale il tuo personaggio?

I had an early obsession with the works of Edgar Allan Poe and Sir Arthur Conan Doyle.  The Murders in the Rue Morgue (E.A. Poe) with C. Auguste Dupin and The Hound of the Baskervilles (Arthur Conan Doyle) with the brilliant and often eccentric Sherlock Holmes are lifelong favorites. 

Inizialmente avevo un’ossessione per le opere di Edgar Allan Poe e Sir Arthur Conan Doyle. Gli omicidi della Rue Morgue (E.A. Poe) con C. Auguste Dupin e Il mastino dei Baskerville (Arthur Conan Doyle) con il brillante e spesso eccentrico Sherlock Holmes sono i miei preferiti di sempre.

How would you describe your style and themes to a potential reader?
Come descriveresti il tuo stile e i tuoi temi a un potenziale lettore?

All of my series feature a strong female protagonist and my stories combine dark atmosphere, suspense, action, and humor. 

In tutte le mie serie c’è una forte protagonista femminile, e le mie storie mescolano atmosfere cupe, suspense, azione e umorismo.

Vincitore del PRG Reviewer's Choice Award come Miglior Romanzo Fantasy Paranormale e finalista come Migliore Serie Urban fantasy.

Benvenuti a Harborsmouth, dove i mostri camminano per le strade non visti dagli umani... a parte quelli con la seconda vista, come Ivy Granger.

Ci sono cose che è meglio non vedere...

La seconda vista di Ivy Granger sta infine dando uno scopo alla sua vita. Ivy e la sua migliore amica Jinx forse non navigano nell’oro, ma con la loro agenzia di investigazioni psichiche guadagnano abbastanza da pagare le bollette... il più delle volte. Le loro uniche preoccupazioni sono la noia di una giornata lenta e gli occasionali clienti pazzi... finché un demone non entra dalla porta.

I demoni non sono mai un buon segno...

Un demone avvocato che rappresenta le fate dell’acqua? Sono accadute cose anche più strane. E tutto sta per diventare molto, molto strano con l’arrivo di un incubo sanguinario a minacciare la città di Harborsmouth.

C’è sangue nell’acqua...

I kelpie hanno la reputazione di mangiare gli esseri umani. Purtroppo, i kelpie sono i clienti. Quando una fata della Corte d’Inverno va a caccia nelle acque della tua città, devi fare delle scelte difficili.

Il minore di due mali...

Vista d’Ombra è il primo romanzo della serie urban fantasy  di Ivy Granger scritta da E.J. Stevens.Il mondo di Ivy Granger, che include le serie Ivy Granger Detective Psichica e La Gilda dei Cacciatori, è pieno di azione, giallo paranormale, magia, umorismo nero, personaggi bizzarri, vampiri succhiasangue, demoni provocanti, gargoyle sarcastici, mutaforma sexy, streghe lunatiche, fate psicotiche e irriverenti eroine. 


What are you currently writing or planning to write?
Cosa stai scrivendo o progettando di scrivere al momento?

I am currently working on Blood Rite (Ivy Granger, Psychic Detective #6), short stories for the upcoming anthology Tales from Harborsmouth, and a new series which I'm not yet able to discuss.

Attualmente sto lavorando su Blood Rite (Ivy Granger, Detective Psichica n.6), dei racconti brevi per la prossima antologia Tales from Harborsmouth e una nuova serie di cui non posso ancora parlare.

What would you like to say to your Italian readers?
Cosa vorresti dire ai tuoi lettori italiani?

If you would like to learn more about me and my books, you can visit my blog, Facebook, Twitter, or subscribe to my newsletter.  I also love meeting readers at signings and conventions.  In the next two months, you can find me at Dragon Con in Atlanta, Wyrd Reading in Salem, Imaginarium in Louisville, Merrimack Valley Book Festival in Haverhill, and World Fantasy in Columbus. 
I am adding European stops to my 2017 world tour.  Want me to visit your city?  Message me and let me know.

Se volete sapere di più su di me o i miei libri, potete visitare il mio blog, Facebook, Twitter, o iscrivervi alla mia newsletter.  Amo anche incontrare i lettori alle sessioni autografi delle convention. Nei prossimi due mesi potete trovarmi alla Dragon Con di Atlanta, a Wyrd Reading a Salem, all’Imaginarium a Louisville, al Merrimack Valley Book Festival ad Haverhill e al World Fantasy a Columbus.
Sto aggiungendo delle tappe europee al mio tour mondiale del 2017. Vorreste che visitassi la vostra città? Mandatemi un messaggio e fatemelo sapere.