lunedì 28 settembre 2015

INTERVISTA A HEIDI CULLINAN

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che l'autrice Heidi Cullinan ha rilasciato alla traduttrice Martina Nealli:

Ciao, e grazie di averci dedicato questo tempo!
Cominciamo con qualche domanda semplice. Da quanto tempo scrivi? Di che generi ti occupi? Quando hai cominciato?

Hello, and thank you for your time!
Let’s start with a few easy questions. How long have you been writing? What genres do you write? How did you begin?

Ciao e grazie a voi per questa intervista.

Come vuole lo stereotipo, scrivo sin da quando ero piccina. Inizialmente mettevo in atto le mie storie con le bambole e gli altri miei giocattoli, ma quando sono arrivata all’adolescenza il metodo si è fatto meno soddisfacente, così ho cominciato a scriverle. A dodici anni ho cominciato a scrivere romanzi – orrendi (ce li ho ancora e no, non li faccio vedere a nessuno). Le cose si sono fatte più serie durante gli anni dell’università, e nel 1998 ho fatto la prima proposta a un editore, che la respinse. A quel rifiuto ne seguirono altri cinque nei dieci anni successivi. Inizialmente scrivevo solo romance etero, ma col tempo i personaggi gay cominciarono a prendere il sopravvento… Finché non feci un tentativo e provai a organizzare la storia intorno a loro. Fu allora che cominciai a vendere; era l’inizio del 2009.

Attualmente scrivo di tutti i sottogeneri del romance, eccetto il suspense, e non prevedo cambiamenti. Però sto per smettere di scrivere gay romance e basta: nel 2016 conto di provare anche i romance lesbo, bisexual e transgender.

Hello right back, and thank you for your time.

I’ve been writing, as the stereotype goes, since I was very little. I always made my toys and dolls act out story, and when I hit puberty that was less satisfying, so I wrote them down. I began writing novels at twelve, and they are very terrible. (I still have them, and no, you will never see them.) I got serious during graduate school and in 1998 submitted my first novel for publication, which was rejected. So were the next five over the next ten years. Back then I wrote heterosexual romances only, but as time wore on my gay secondary characters began to take over. I took a leap, wrote them as main characters, and this is when my novels sold, beginning in 2009.

I write all subgenres of romance but romantic suspense, and I don’t see that changing anytime soon. I’m about to start publishing more than simply gay romance; in 2016 I intend to write lesbian, bisexual, and transgender romance as well.

Scrivi a tempo pieno o hai un lavoro? Ne hai mai avuto uno? In ogni caso, segui una routine che ti permette di scrivere?

Do you write full-time or do you have a day job? Have you ever had one? Either way, do you have a standard routine for writing (a certain place, hour of the day...)?

Scrivo a tempo pieno da ormai molti anni. L’ultimo impiego fisso era un posto come insegnante, anche se negli anni sono passata a tanti lavoretti diversi.

Sfortunatamente, avendo due figlie adolescenti, non ho una vera e propria routine. Scrivo in ogni momento libero.

I write full-time and have for quite some time. I taught school most recently, though I’ve had all manner of odd jobs through the years.

My routine is sadly nonstandard, because I have two teenage girls. I write whenever I get a spare moment.

Ci sono autori che ti hanno influenzata?

Is that any author who influenced you?

Per il romance, le mie influenze principali sono Jennifer Crusie e le prime opere di Jude Deveraux. I miei eroi sono l’ultimo Sir Terry Pratchett e Neil Gaiman.

For romance, Jennifer Crusie is my biggest influence, as well as Jude Deveraux’s early work. My greatest heroes are the late Sir Terry Pratchett, and Neil Gaiman.

C’è uno dei tuoi libri a cui sei particolarmente affezionata?

Among your books, is there any you're particularly fond of?

Il mio preferito è da sempre Double Blind. Mi piacciono tutti, e faccio sempre del mio meglio quando scrivo, ma quel libro mi è rimasto particolarmente nel cuore.

My favorite is and might always be Double Blind. I like all of them, and always do my best, but that book has always had my heart.


Parliamo di Nowhere Ranch, che (finora) è l’unico tuo romanzo a essere stato tradotto in italiano. Molti lettori lo hanno trovato insolito in quanto descrive il BDSM in modo più spontaneo, contrariamente alla tendenza. Eri consapevole di questo mentre lo scrivevi? Era tua intenzione parlare del sadomaso in modo alternativo, o è successo e basta?

Let's talk about Nowhere Ranch, your (so far) only Italian translation. Many readers remarked that it’s an unusual novel as it depicts BDSM in a much more spontaneous, frank way (as opposed to the trend). Were you aware of this when you wrote it - did you want to cast a different light on BDSM, or did it just happen?

In realtà non avevo previsto che il libro parlasse di BDSM, e non ero troppo contenta quando i personaggi l’hanno portato in quella direzione. Volevo trattare i concetti di casa e di perdita, ma i personaggi erano tutti e due talmente arrabbiati, talmente feriti e poco inclini al dialogo, che quello è diventato l’unico sistema per esprimere la loro storia. Probabilmente, a livello subconscio, volevo anche raccontare sesso gay nudo e crudo, senza “abbellimenti”. Avete presente quelli che sono contrari ai gay, e commentano certe pratiche con “Guardate, ecco cosa fanno i gay! Si fanno del male!”? Ecco, volevo mostrare quelle pratiche e sfidare la gente a definirle “del male”. Volevo dimostrare che sono un’altra via per esprimere amore e affetto, e un modo come un altro di fare sesso.

Non so se cambierei questa cosa potendo tornare indietro, ma ammetto che ci rimango sempre male quando vedo gente che trova fastidiose le scene tenere perché vuole “solo sesso”. Mi sta bene scrivere di contenuti erotici, ma questi contenuti resteranno sempre funzionali alla storia, e non viceversa.

I actually didn’t intend for the book to be about BDSM, and was a little upset when the characters led it that way. I wanted it to be a book about home and loss, but they were both so angry and hurt and unwilling to talk, and both so physical, it became the only way to express their story. I think too subconsciously I was wanting to show unvarnished gay sex, to show even the sorts of things people who object to gays try to say, “See, this is the damaging stuff they do!” I wanted to show “that stuff” and dare people to call it damage. I wanted to show it as another way to express affection and love, and to say this is as valid a way to have sex as any other.

I don’t know that I’d do it any differently if I could go back, but I admit I’m always sad when I see someone annoyed with the tenderness because all they wanted was hot sex. I’m happy to provide erotic story, but the erotic part will always serve the story and never the other way around.

Un’altra cosa che non si può non notare e ammirare è l’ambientazione del romanzo, e come il setting della fattoria/campagna risulti “vissuto” e “sentito” da parte di chi scrive. Hai mai abitato in un ranch o in una fattoria?

Another thing you can't help but notice and admire is the rural setting of the novel. It's pretty obvious that you really feels/lived the places you wrote about. Have you ever lived in a ranch or farm?

Sì. Sono cresciuta in una fattoria nell’Iowa orientale, e quasi tutti nel ramo paterno lavoravano nel settore. È un ricordo nostalgico, dolce e amaro al tempo stesso, perché quando avevo otto anni abbiamo perso la fattoria durante la crisi del Midwest.

Yes. I grew up on a farm in eastern Iowa, and most of my family on my father’s side was involved in farming. It’s bittersweet because when I was eight, we lost our farm in the Midwest farm crisis.

Qual è il tuo personaggio preferito?

Who is your favorite character?

Di Chissà dove? Haley. Alcuni lettori l’hanno accusata di essere una mia proiezione nel romanzo, ma accidenti, magari avessi la forza che ha lei di tuffarsi a capofitto nelle situazioni per aiutare gli altri.

In Nowhere Ranch? Haley. I’ve had reviewers accuse her of being a self-insert, but man, I wish I were that able to just wade in there and go after people.

Chissà dove, fra le altre cose, parla di omofobia, adozioni gay… tutti argomenti attuali anche in Italia. Pensi che gli autori di romance abbiano una responsabilità? Che debbano essere consapevoli del loro ruolo, delle influenze che possono avere sui lettori? Oppure devono preoccuparsi solo della storia?

Nowhere Ranch also deals with homophobia, gay adoptions... all of which are pretty hot topics, in Italy as well. Do romance authors hold some kind of civic responsibility - do they have to be aware of the role they're playing when they write? Or is it all about the story?

Secondo me quando si parla di minoranze, e specialmente quando non si è parte di questa minoranza, è giusto assumersi delle responsabilità. Ad esempio, so che a volte i miei libri vengono piratati non da persone che non vogliono pagare, ma da giovani (uomini e donne) dall’identità sessuale ancora incerta, spinti dal desiderio di esplorare, e da gente che abita in paesi in cui il solo posseso del libro può tradursi in condanne e persecuzioni. Perciò, secondo me, questi libri hanno il dovere di essere autentici. Non dico di scrivere manuali di istruzioni, ma è importante non fare danni. Ovviamente “danni” è un termine relativo… non è una questione facile. Però sì, penso che chi scrive debba avere consapevolezza.

Ma in effetti credo che gli autori di qualunque genere dovrebbero tenere sempre a mente per chi stanno scrivendo, e pensare di produrre storie non per auto-glorificarsi, ma per appassionare i lettori, per essere loro utili. Questo atteggiamento mentale è sufficiente a evitare qualunque tipo di problema.

I think when writing about marginalized groups, particularly if not part of that group oneself, there is some responsibility. I know, for example, sometimes my books are pirated not by people trying to get out of paying but by young men and women exploring their orientation and by men in countries where even possessing the book can mean trouble. So I think these books must be authentic. They don’t have to always be issue books, but they need to make sure they don’t harm. Of course “harm” is a relative term, and nothing is simple. But awareness is important, yes.

I do think though that all authors of all genres should bear their audience in mind and think not of producing story to glorify themselves but to serve their readers, and that mindset is probably enough to keep most trouble at bay in any respect.

Hai mai pensato di scrivere un sequel di Chissà dove, o di tornare ad adoperare l’ambientazione ranch/fattoria?

Have you ever thought about writing a sequel, or going back to the ranch/farm setting?

Una volta, ed è stato un mezzo pasticcio che alla fine si è trasformato in un libro tutto diverso (Tough Love), perciò ahimé, direi di no. Però mi piacerebbe scrivere un’altra storia di cowboy o ambientata in campagna, e probabilmente lo farò.

I tried once, and it was a bit of a mess, and then I ended up turning it into another book entirely (Tough Love) so probably not, alas. I would like to write another cowboy or rural story and probably will.

In Italia gli autori di gay romance (così come gli editori e i traduttori) sono un po’ snobbati dall’editoria tradizionale (inclusa quella dei romance etero). È lo stesso negli Stati Uniti?

In Italy MM authors (and publishers, and translators) are pretty much looked down upon by mainstream literature (het romance included). Is it the same in the US?

La situazione sta migliorando, però purtroppo sì, esistono ancora atteggiamenti di quel tipo.

It’s getting better, though yes, sadly, that’s still present.

La comunità di scrittori MM in lingua inglese sembra molto unita. Hai tre libri che vuoi consigliare ai lettori italiani che vogliono cimentarsi con l’inglese?

The US community of gay romance authors looks very close-knit, and authors seem to be on friendly terms with each other. Three books you'd like to recommend to Italian readers who want to try reading in English?

Consiglio qualsiasi romanzo di Damon Suede, che come autore mi pare sia tradotto in italiano! La mia autrice di fiducia è K.A. Mitchell, ma non so se è stato già tradotto qualcosa di suo. E poi Tere Michaels, Jordan L. Hawk e Keira Andrews. È una lista che fa presto a diventare chilometrica.

I’d recommend any and everything by Damon Suede, whom I think is also in Italian! My favorite go-to author is K.A. Mitchell, who I don’t think has much translated yet if anything. Also Tere Michaels, and Jordan L. Hawk, and Keira Andrews. Honestly this could easily be a huge list very quickly.

E tre romanzi che ami in generale?

And three fiction novels you love (non-romance)?

Il mio preferito da sempre, nonché influenza principale, è Tom Jones di Henry Fielding. In seconda posizione Going Postal di Terry Pratchett, e American Gods di Neil Gaiman.

My all-time favorite, most influential novel is Tom Jones by Henry Fielding. Second is Going Postal by Terry Pratchett, and American Gods by Neil Gaiman.

Ultima (e ovvia) domanda. Progetti e pubblicazioni future, in Italia e non?

Last question (an obvious one). Future releases/plans, both in Italy and in English?

Vorrei far tradurre Dance With Me, e probabilmente tutte le mie autopubblicazioni, che aumenteranno in futuro. La mia prossima uscita in lingua inglese è Winter Wonderland, terzo libro della serie Minnesota Christmas. Il primo della serie verrà pubblicato in tedesco, quindi è probabile che seguiranno traduzioni in altre lingue. Nei primi mesi del 2016, invece, uscirà Clockwork Heart, un romanzo stempunk/alternate history.

Grazie per questa intervista, e grazie per avermi ascoltata!

I plan to translate Dance With Me, and probably every other self-published book I write, of which there will be many in the future. My next English releases are Winter Wonderland, which is the third book in the Minnesota Christmas series. The first of that is being translated into German, so hopefully more languages are coming soon. In early 2016, I’ll be publishing Clockwork Heart, an alternate history/steampunk novel.

Thank you for a great interview, and thank you for reading!

Nota della traduttrice: L'eventuale presenza di errori/refusi in questa intervista sono sua responsabilità.

mercoledì 23 settembre 2015

INTERVISTA A MARTINA NEALLI

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che la traduttrice Martina Nealli ha rilasciato alla nostra Shanmei.

Benvenuta Martina, parlaci di te, raccontaci il tuo percorso di studi.
Grazie per il benvenuto e grazie per questa intervista!
Sono una laureanda in lingue (magistrale). Un po’ tardona.

Come è nato il tuo amore per la traduzione?
Non so se si può parlare d’amore :-P
Ho cominciato per puro caso, a livello amatoriale, semplicemente perché c’erano testi in inglese che io capivo (più o meno…) e altra gente che voleva leggerli ma non sapeva l’inglese. Io potevo fare da mediatore.

Come è iniziato il tuo lavoro di traduttrice? Quale è stato il primo testo che hai tradotto?
Se escludiamo le traduzioni scolastiche… il primo testo che ho tradotto dev’essere stato un fumetto o una canzone (vedi domanda precedente). Il lavoro retribuito è cominciato per caso, rispondendo a un annuncio in cui nemmeno io credevo. Non pensavo che avrei continuato, era più un gioco, una sfida… La prima traduzione per cui sono stata pagata è Dentro o fuori di KC Burn, per la Dreamspinner Press. Non ho il coraggio di rileggerla…

Hai fatto traduzioni per Case Editrici, Agenzie di marketing o pubblicità?
Solo per case editrici straniere.

Sappiamo che traduci autori stranieri che poi si auto-pubblicano in italiano. Come è nata questa idea? Quali opere hai tradotto fino ad oggi? E perché le hai scelte?

In realtà sono stati gli autori a trovare me. La prima autrice self-publishing per cui ho lavorato è stata Patricia Logan, e fu una mia collega (che aveva in carico le sue traduzioni ma non poteva più occuparsene) a presentarci. Da allora sono stata contattata da altre due autrici, KC Wells e AJ Llewellyn, e ho accettato con piacere di aiutarle.
Solo dall’inizio di quest’anno (2015) ho cominciato a propormi io stessa ad altri autori… fra cui Heidi Cullinan. Nowhere Ranch è da sempre uno dei miei gay romance preferiti. Quando ho visto che stava uscendo come nuova edizione self… non ho saputo resistere alla tentazione!

Hai riscontrato difficoltà nel far accettare agli autori questo nuovo modo di pubblicarsi in paesi stranieri o ne avevano già sentito parlare?
Le volte in cui l’affare è andato in porto, non ho avuto difficoltà. Però ci sono stati casi di proposte a cui non ho ricevuto risposta, quindi di sicuro non ho convinto tutti :-)
Penso che molti autori non abbiano i mezzi o non vogliano rischiare di pagare per una traduzione che potrebbe non vendere.

Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?
Spero che gli editori rimangano il perno dell’editoria, e questo lo dico da lettrice e a discapito del mio lavoro (che al momento si svolge al 90% con autori self-publishing). I vantaggi sono due. Non solo l’editore screma (o dovrebbe scremare) le opere migliori, le revisiona eccetera, ma le seleziona anche… in base al proprio gusto. E questa è una cosa impagabile, in un mondo con sempre più autori che lettori. Da lettrice, ho alcune case editrici (sia straniere che nostrane) che seguo con fiducia totale: posso acquistare qualsiasi opera pubblichino, sicura che non resterò delusa. È come avere qualcuno che mi consiglia e non sbaglia mai.

Quanto tempo serve per portare a termine la traduzione di un romanzo?
Per me dipende, oltre che dalla lunghezza, dallo stile dell’autore e dalla mia conoscenza del medesimo. Ad esempio, in questo momento ho per le mani due romanzi: uno di media lunghezza, di un’autrice con cui lavoro da un pezzo; un altro, molto più breve, di una debuttante. Sto investendo molto più tempo nel secondo – perché è uno stile a me nuovo, devo ancora “entrarci dentro”.

Tradurre è il tuo lavoro principale, o fai altre attività?
Traduco e studio. Studio e traduco. È una vita estremamente noiosa, se non sei nella mia testa.

Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?
È una domanda che si sente spesso, ma che secondo me è posta male. Ci sono casi in cui si deve tradurre letteralmente, e altri in cui non si può. Penso/spero di fare la cosa giusta al momento giusto.

Esistono penali in caso di mancata consegna del lavoro nei tempi stabiliti? Ti è mai successo di incorrervi?
Finora ho lavorato solo una volta con un contratto che prevedeva penali, ma non ci sono incorsa (la penale era semplicemente la riassegnazione del progetto, con perdita del lavoro svolto fino a quel punto). Mi è capitato di dover chiedere più tempo una volta resami conto che la mole del progetto era diversa da quella preventivata, ma non è mai stato un problema. L’unica volta in cui ho davvero sforato una consegna è stato per una vera emergenza, e l’autrice in questione si è dimostrata comprensibilissima.

E veniamo al tasto più dolente, i pagamenti. Come ti tuteli dai committenti morosi?
È davvero un tasto dolente. In realtà dovrebbe tutelarmi il contratto, ma chi è quel traduttore che denuncia l’autore/editore moroso – specie se straniero? Finora sono stata fortunata, anche se i ritardi sono all'ordine del giorno.

Hai mai vinto premi dedicati a i traduttori?
No… esistono premi?

Quale è l’ultimo libro che hai tradotto? Che difficoltà hai riscontrato?
Ho appena ultimato una traduzione per KC Wells in cui si parla di rugby, e non essendo fan dello sport, la difficoltà maggiore è stata trovare il lessico giusto (e a volte capire cosa succedeva in campo). Le ricerche di questo tipo, legate al contenuto del libro, sono quelle che mi snervano di più: ricordo una traduzione per cui dovetti studiare, tutto insieme: poker (sotto con le partite in tv – una noia mortale), alpinismo, immersioni. Se ci penso mi viene ancora voglia di buttare il libro a mare.

Quale è il momento più bello per un traduttore?
Quando entri nello stile, capisci la chiave di lettura linguistica, e la traduzione inizia a scriversi praticamente da sola.… E la mattina dopo la consegna. Quando ti svegli tutto masticato, con le occhiaie e il mal di testa, e ti metti a ripulire la scrivania dalle tazze vuote, gli insetti spiaccicati, i post-it… e sei intontito, ma ti senti anche leggerissimo.

Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro?
La cosa più bizzarra legata al mio lavoro è la mia cronologia di Google. Traduco quasi tutti libri con contenuti espliciti. Spesso sadomaso. E a volte le descrizioni che trovo sono confuse (o inesistenti) e allora devo passare a Google Immagini. Ho visto cose che…

Quale consiglio daresti ad una persona che vorrebbe intraprendere il lavoro di traduttore?
Traduci tanto (all'inizio per passione, senza aspettarti niente in cambio) e non smettere mai di leggere in italiano. Leggere in lingua è una componente importante (per imparare a “sentire” il testo), ma l’italiano è fondamentale.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Tradurre un sacco! E trovare lavoro con editori italiani. Il self-publishing mi piace, ma mi manca il feedback…

L’amore cresce nelle crepe rimaste aperte.
Se c’è una cosa che a Roe Davis, bracciante e figlio di fattori, proprio non va a genio, è mischiare il lavoro col piacere. Peccato che poi si imbatta nel suo capo, Travis Loving, nell’unico locale gay nel raggio di duecento miglia.
Cominciare una relazione col proprietario del ranch sembra una pessima idea, ma i gusti sessuali di Roe e Travis si allineano come due assi della stessa staccionata. Forse, in fondo, possono trovare un accordo… a patto che sia chiaro a entrambi che si tratta solo di sesso e che non deve interferire col lavoro.
Cacciato di casa anni addietro, Roe è sopravvissuto spostandosi da un luogo all’altro e rifiutandosi di mettere radici. Quando la storia con Travis comincia a travalicare i confini del puro e semplice sesso, il giovane dovrà fare i conti col passato che minaccia quel flebile raggio di felicità, ricordandogli che è tempo di tagliare i ponti e andarsene per la sua strada.
Ma anche il più solitario dei lupi può patire la solitudine, e ormai Roe incomincia a capire che non serve darsi alla fuga: la vergogna e il dolore per quello che ha perduto lo seguiranno ovunque, finché non sarà pronto ad ammettere che anche l’amore può essere una casa…

Seguito di Luci e ombre 
Serie Armi & bagagli, Libro 5 
Abbandonato a Baltimora dal suo imprevedibile partner, l’agente speciale Zane Garrett non trova di meglio che sfogare la rabbia su qualunque cosa incontri sul proprio cammino – finché non gli viene ordinato di recarsi a Chicago per assistere un collega durante un’operazione sotto copertura. L’ultima cosa che si aspetta è di trovarvi proprio il partner fuggitivo, l’agente speciale Ty Grady. La missione per cui sono stati inviati, ossia recuperare un informatore ed ex-agente della CIA di nome Julian Cross, si prospetta improvvisamente più difficile. 
Ex-marine e uomo chiave del Bureau, Ty ha un debole per i tiri mancini – tratto su cui Zane può ampiamente testimoniare. Reduce da un passato tormentato, Zane viveva solo per il lavoro, ma finalmente sta iniziando a comprendere che i lutti di un tempo non devono necessariamente gettare ombra sul futuro. I due uomini sono compagni di squadra, amici, amanti, nonché la scelta perfetta per quel genere di lavoretti insoliti. Ora, con al seguito Cross e quell’ingenuo del suo ragazzo, Cameron Jacobs, dovranno affrontare gli ostacoli di un viaggio attraverso il paese – incluse imbarazzanti perquisizioni aeroportuali, tempeste di neve, prigionieri assai poco collaborativi, squadroni di killer della CIA, carenza estrema di sonno e caffeina… e loro stessi. Ty e Zane sono determinati a scortare Cross fino a Washington, ma cominciano a dubitare di poterne uscire vivi.

Blake non ha ancora dichiarato al mondo di essere gay, né intende farlo. Perché se suo padre lo scoprisse, potrebbe perdere tutto quello che ha conquistato a fatica durante i sei anni da amministratore delegato della Trinity Publishing, astro nascente del firmamento editoriale. Eppure, fare coming-out gli porterebbe un bel po’ di vantaggi; ad esempio, suo padre potrebbe piantarla di combinargli appuntamenti con ragazzine sciocche, viziate e arriviste. E meglio ancora, Blake potrebbe smettere di ricorrere a un servizio di escort quando desidera una notte di sesso con un ragazzo carino… 
La vita non è stata generosa con Will Parkinson, ma l’uomo sa rimettersi in piedi. Certo, al momento lavora come accompagnatore – con prestazioni speciali – per pagare i debiti contratti al college, ma la situazione ha i suoi lati positivi; vogliamo parlare dell’ultimo cliente? Blake lo ha portato in paradiso – più di una volta. Quindi immaginate come si sentirà Will nel presentarsi al colloquio per il lavoro dei suoi sogni – assistente presso una casa editrice – e scoprire che il suo nuovo capo è… proprio Blake. 
Presente quando le cose si complicano?

Gli affari del club Invitation Only, risposta texana alla clientela BDSM, vanno a gonfie vele. Il promoter, però, è sempre a caccia di eventi speciali che possano attirare nuovi iscritti; così, quando alla sua porta si presenta una sensualissima drag queen che gli propone un nuovo tipo di spettacolo, l’uomo coglie la palla al balzo. 
Micah Turner è il giovane, nervosissimo barista del club, e ultimamente ha un solo pensiero per la mente: tenere testa a Greg, il compagno violento e geloso. Tuttavia, si offre di partecipare a uno spettacolo drag per il locale, da cui sprizzeranno fuoco e fiamme… 
Ex-ranchero di indiscusso talento con la corda, Heath è il nuovo, popolarissimo Dom dell’Invitation Only. Heath non si è mai sentito attratto dagli uomini troppo effeminati, ma c’è qualcosa in Micah, sotto la grazia che dimostra en travesti, che lo attrae irrimediabilmente. Col successo della trovata di Red, il Dom dovrà decidere se farsi avanti e insegnare due o tre cosette al giovane ribelle…  

Dustin Walker non si aspetta certo che scappare dalla Donna Della Sua Vita possa condurlo fra le braccia (e nel letto) dell’Uomo Del Bar Accanto. 
La madre lo tormenta perché si risposi e smetta di fare la pecora nera – e divorziata – della famiglia; Dustin però preferisce passare il tempo libero nel bar del quartiere, specialmente fra i tavoli del biliardo, dove finisce per incontrare una persona che è l’esatto opposto della sua ex-moglie: divertente, sensibile, fedele… e maschio. 
Ma cosa significa questa relazione? Che Brandon Stewart – questo il nome dell’uomo – sia solo un sistema per superare il divorzio? Dustin ci tiene veramente a lui o lo frequenta solo perché è l’esatto opposto della sua ex-moglie? Fra confessare tutto alla sua omofoba famiglia o piantare l’uomo di cui sta cercando disperatamente di non innamorarsi, Dustin sa che presto dovrà compiere una scelta…

sabato 19 settembre 2015

ASSAGGIO DI LETTURA: Chissà dove di Heidi Cullinan


Posted by Tosca Valesi "Voce" on Sabato 19 settembre 2015

mercoledì 16 settembre 2015

TRADUTTORI: ALESSIA NEPI

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che la traduttrice Alessia Nepi ha rilasciato alla nostra Shanmei.

Benvenuta Alessia, parlaci di te, raccontaci il tuo percorso di studi.
Innanzitutto grazie mille della bella opportunità. Comincio col dire che ho sempre voluto muovermi nel campo delle lingue straniere. Già al liceo ho scelto con sicurezza il Linguistico, per poi proseguire con la facoltà di Interpreti e Traduttori, conseguendo la laurea in Scienze della Mediazione Linguistica (inglese e tedesco) con 110/110 e lode.

Come è nato il tuo amore per la traduzione?
È qualcosa di fortemente connesso con il mio amore per la lettura. Leggo sempre e ovunque…persino davanti alla colazione e in palestra sul tapis roulant (e per questo tutti mi prendono un po’ in giro…!) Dall’amare le parole degli altri a desiderare che gli altri leggessero le mie il passo è stato breve.

Come è iniziato il tuo lavoro di traduttrice? Quale è stato il primo testo che hai tradotto?
I primi testi che ho tradotto sono stati testi tecnico scientifici per vari clienti privati. Il primo testo letterario è stato una storia romantica. Ma devo dire che il libro che ha veramente segnato la svolta è stato Sotto Sequestro di Sean Black.

Hai fatto traduzioni per Case Editrici, Agenzie di marketing o pubblicità?
Tramite il mio centro linguistico mi capita spesso di tradurre per agenzie pubblicitarie, mentre il mondo dell’Editoria classica in Italia è troppo chiuso per potervi accedere agevolmente.

Sappiamo che traduci autori stranieri che poi si auto-pubblicano in italiano. Come è nata questa idea? Quali opere hai tradotto fino ad oggi? E perché le hai scelte?
All’inizio l’ho considerato solo un modo per entrare finalmente nel mondo della traduzione editoriale, mentre piano piano mi sono resa conto dei vantaggi reciproci che porta questa modalità ad autori e traduttori. Si ha la possibilità di stringere un rapporto personale, si decidono da soli i propri tempi e non ci si sente sfruttati. Ti senti parte di un progetto, di un team, e anche se i guadagni sono relativi, il proprio lavoro non viene mai sminuito o svalutato. Finora ho tradotto tre libri rosa e due thriller. Attualmente sto lavorando ad un terzo thriller. I primi due libri rosa li ho scelti con l’inesperienza di un neofita, mi hanno aiutata a capire il meccanismo e i tempi. Gli altri sono frutto di una scelta più accurata, e infatti ho avuto la fortuna di tradurre libri che come lettrice avrei apprezzato. In genere prediligo le serie, perché mi piace l’idea di dare continuità alla storia dei personaggi.

Hai riscontrato difficoltà nel far accettare agli autori questo nuovo modo di pubblicarsi in paesi stranieri o ne avevano già sentito parlare?
Ho avuto la fortuna di conoscere e relazionarmi con autori già aperti a questo genere di editoria, quindi no.

Se questo tipo di pubblicazione diventasse sempre più diffuso, pensi che gli Editori non avrebbero più ragione di esistere o rimarrebbe solo una pubblicazione alternativa?
Direi che questa è una domanda su cui si potrebbe discutere per ore! J Molti lettori si lamentano che le case editrici comincino con il pubblicare i primi volumi di alcune serie (mi riferisco soprattutto al genere fantasy e new adult/romance) per poi interromperle bruscamente. Credo che con la pubblicazione autonoma questo non avverrebbe. Ma è pur vero che a volte le Case Editrici tradizionali effettuano una selezione qualitativa che con il self-publishing viene lasciata completamente nelle mani dei lettori, che a volte restano delusi.

Quanto tempo serve per portare a termine la traduzione di un romanzo?
Dipende molto dal tipo di testo. Direi che va dai 3 ai 6 mesi, considerando i tempi necessari alle ricerche terminologiche e alle numerose riletture e revisioni.

Tradurre è il tuo lavoro principale, o fai altre attività?
Sono la titolare di un centro linguistico, quindi tradurre si integra a perfezione in questo contesto.

Preferisci una traduzione più letterale o creativa? O un mix delle due a seconda dei casi?
Traducendo letteralmente a volte è impossibile rendere un concetto completamente estraneo al lettore, d’altro canto una traduzione puramente creativa tradisce gli intenti dell’autore. In genere prediligo un mix tra le due, ma quando devo operare delle modifiche consulto sempre l’autore per chiedere la sua approvazione. Vi faccio un esempio: in uno dei thriller che ho tradotto, una processione di auto sgangherate e crivellate di colpi dopo una sparatoria veniva descritta come una serie di carri a tema Halloween durante la sfilata di Homecoming. Questo è un evento tipicamente americano e del tutto estraneo alla cultura italiana. Ho contattato l’autore e gli ho suggerito di sostituire Homecoming con Carnevale, una festa nota ad ogni italiano e che assomiglia molto, nei fatti, alla scena descritta nel libro. Lui è stato d’accordo con me.

Esistono penali in caso di mancata consegna del lavoro nei tempi stabiliti? Ti è mai successo di incorrervi?
Non mi è mai capitato, per fortuna. Una volta però ho chiesto all’autore una piccola proroga di una settimana perché avevo avuto problemi al pc, e lui è stato molto disponibile.

E veniamo al tasto più dolente, i pagamenti. Come ti tuteli dai committenti morosi?
Finora, operando attraverso l’intermediazione di agenzie serie ed affidabili, non mi è mai successo.

Hai mai vinto premi dedicati ai traduttori?
Non ancora, ma ammetto di non aver ancora partecipato ad alcuna competizione.

Quale è l’ultimo libro che hai tradotto? Che difficoltà hai riscontrato?
L’ultimo libro che ho tradotto è “Il Miliardario: Trappola d’amore” di Kendra Little. Per fortuna non ho avuto molte difficoltà, è un testo scorrevole e ben scritto, e non presentava giochi di parole particolarmente intraducibili. Ma forse dico così perché il precedente era infarcito di slang americano, soprannomi da ghetto e doppi sensi tanto da farmi venire i capelli bianchi!

Quale è il momento più bello per un traduttore?
Per me il momento più bello è quello in cui risolvi in modo efficace una frase particolarmente ingarbugliata. Subito dopo quando traduci il titolo del libro, che non è una fase così scontata come molti potrebbero pensare…a volte non riesco a “sentire” il titolo prima della fine del libro.

Raccontaci un aneddoto, bizzarro, incredibile legato al tuo lavoro?
Anche se molti non lo direbbero, il lavoro di un traduttore è spesso un lavoro di ricerca. Nel tradurre un romanzo ambientato in una prigione ho chiamato un mio conoscente che lavora come agente carcerario e l’ho “intervistato” su luoghi, reparti e procedure. La stessa cosa è successa quando in un altro libro si parlava di biotecnologia. Ho chiamato un’amica ricercatrice e ho chiesto consulenza a lei. Tradurre non è solo trovare la parola equivalente, ma il concetto equivalente, ed è quella la parte più difficile a volte.

Quale consiglio daresti ad una persona che vorrebbe intraprendere il lavoro di traduttore?
Studiare e leggere tanto, confrontarsi con gli aspetti culturali della lingua che si vuole tradurre, almeno per quanto riguarda le traduzioni letterali. E avere un amico madrelingua…a volte è una riserva impagabile!

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Leggere, tradurre, leggere…che domande?!? J

Lei è una blogger di viaggio molto nota, lui una guida di pesca con un forte legame con la loro piccola cittadina d’origine.
Lei credeva che fossero acerrimi nemici – lui ha sempre pensato che avrebbero finito col mettersi insieme.                                     
Autumn è cresciuta nel resort di pesca dei suoi genitori in una remota località dell’Oregon, ascoltando storie selvagge di viaggi in giro per il mondo. Ora è finalmente libera e vive il suo sogno come blogger di viaggio, questo prima che sua madre la convinca a tornare a casa e a scrivere del Rugged Resort nel suo blog. Autumn è molto sorpresa di trovare Cody ancora lì. È stato la sua spina nel fianco durante gli anni dell’adolescenza, e ora è pappa e ciccia con i suoi genitori. Lei pianifica di scrivere il suo blog e rimettersi in marcia, Cody, però, ha altri piani.

Maddy Wainright ha rinunciato al matrimonio – e agli uomini. Dopo troppi appuntamenti con perdenti incapaci di apprezzarla per le sue qualità, è quasi pronta a rassegnarsi ad un futuro da zitella. Questo finché Daniel Thorne, il suo capo ultra ricco, non arriva con un’offerta che lei, semplicemente, non può rifiutare.
Le propone un matrimonio di convenienza – che permetterebbe a Maddy di vivere avvolta nel lusso per un anno e al signor Thorne di restare nel paese che è ormai diventato la sua casa. E, al termine del loro accordo, Maddy se ne andrebbe con ben due milioni di dollari. Tutto ciò che deve fare è trasferirsi nel suo attico, recitare in modo convincente quando sono in pubblico, e sopportare qualche colloquio con l’Ufficio Immigrazione, per il quale sarà opportunamente preparata. È un grosso rischio, ma Maddy potrebbe essere disposta a correrlo, considerando il guadagno che ne trarrebbe.
Inizialmente, si tratta solo di affari. Ma quando le carezze attente, i baci appassionati e gli sguardi infuocati che si scambiano in pubblico si trasferiscono anche della vita privata, Daniel e la sua mente perversa innalzano Maddy a vette di piacere che non ha mai sperimentato prima. E man mano che impara a conoscerlo, la stretta dolorosa che avverte al cuore ogni volta che lui la abbraccia in pubblico, si acuisce. Non ci vuole molto tempo prima che cominci a desiderare che sia tutto vero.
Con il passare del tempo, Maddy comincia a chiedersi se due milioni di dollari saranno sufficienti a coprire i costi necessari a riparare il suo cuore spezzato. Ma il Signor Thorne potrebbe avere in serbo un altro segreto…

Il secondo romanzo della serie con Ryan Lock, IN GABBIA, è un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che apprezzeranno i fan di Lee Child, Robert Crais e James Patterson.
Ryan Lock, bodyguard di alto livello, si ritrova ad essere un criminale condannato a scontare vent’anni nel noto carcere californiano di Massima Sicurezza di Pelican Bay. O almeno, è questo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti vuole far credere a tutti.
In realtà, è lì per proteggere un uomo. Frank ‘Il Mietitore’ Hays, infatti, uno dei membri fondatori della Fratellanza Ariana, la gang carceraria per la supremazia bianca, deve testimoniare contro i membri della sua stessa gang per il brutale omicidio di un agente dell’ATF sotto copertura e della sua famiglia.
E, tanto per rendere il già difficile incarico quasi impossibile, il Mietitore si rifiuta di accettare la custodia protettiva.
In un mondo dominato da uomini violenti, dove le alleanze cambiano continuamente e non ci si può fidare di nessuno, Lock sa di trovarsi di fronte all’incarico più duro della sua carriera: riuscire a sopravvivere…

Un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che rappresenta il primo capitolo della serie con Ryan Lock come protagonista. Per tutti gli appassionati di Lee Child, Harlan Coben, Robert Crais e della serie di James Patterson con Alex Cross.
A New York è la vigilia di Natale e per l’ex-soldato, ora guardia del corpo, Ryan Lock tutto procede come al solito. Il suo incarico: proteggere il presidente di una delle aziende più potenti d’America.
Quando, però, a seguito di un sanguinoso massacro i cadaveri sporcano, come rifiuti, le strade del centro di Manhattan, la caccia di Lock agli assassini si trasforma in un esplosivo gioco tra gatto e topo.
Mentre, la vigilia di Capodanno, l’orologio corre verso lo scoccare della mezzanotte, Lock si rende conto che non è solo la sua vita ad essere in estremo pericolo, ma anche quella di milioni di altre persone…

Un thriller esplosivo, una corsa contro il tempo che rappresenta il primo capitolo della serie con Ryan Lock come protagonista. Per tutti gli appassionati di Lee Child, Harlan Coben, Robert Crais e della serie di James Patterson con Alex Cross.
A New York è la vigilia di Natale e per l’ex-soldato, ora guardia del corpo, Ryan Lock tutto procede come al solito. Il suo incarico: proteggere il presidente di una delle aziende più potenti d’America.
Quando, però, a seguito di un sanguinoso massacro i cadaveri sporcano, come rifiuti, le strade del centro di Manhattan, la caccia di Lock agli assassini si trasforma in un esplosivo gioco tra gatto e topo.
Mentre, la vigilia di Capodanno, l’orologio corre verso lo scoccare della mezzanotte, Lock si rende conto che non è solo la sua vita ad essere in estremo pericolo, ma anche quella di milioni di altre persone…

martedì 15 settembre 2015

INTERVISTA A KENDRA LITTLE

Abbiamo il piacere di condividere con Voi, l'intervista che l'autrice Kendra Little ha rilasciato alla traduttrice Alessia Nepi:

Salve Kendra, benvenuta. Cosa l’ha spinta a scrivere la storia di Reece e Cleo?

Hi Kendra, and welcome to our blog. What drew you to write the story of Reece and Cleo?


Adoro i romanzi rosa ambientati nell’ambiente di lavoro, ma con l’aggiunta di segreti, bugie e mistero a dare pepe alla vicenda. Volevo scrivere di un uomo potente che non avesse mai sperimentato l’amore nella propria vita e che perde la testa per la donna che sta cercando di farlo affondare. Che farà quando scoprirà che lo sta tradendo? Riuscirà a fidarsi di nuovo di lei? O tornerà ad essere quello che era e chiuderà di nuovo il suo cuore?

I love romance novels set in the workplace but with the added spice of secrets, lies and mystery. I wanted to write about a powerful man who's never experienced love before to fall head over heels with the woman who's trying to bring him down. What will he do when he finds out she's betraying him? Will he ever trust her again? Or will he return to his old ways and shut his heart away?


Le recensioni sostengono che in IL MILIARDARIO: TRAPPOLA D’AMORE c’è dell’ironia, ma che nel complesso si tratta di un libro serio. È d’accordo con questa affermazione?

Reviews say there's some humour in THE BILLIONAIRE BOYFRIEND TRAP, but it's overall a serious book. Is that how you see it?

Direi che riassume bene il concetto. Mi piacciono i dialoghi brillanti e l’ironia, e il modo in cui i personaggi utilizzano questi strumenti per stemperare la tensione. Ma solo a piccole dosi, perché apprezzo i libri in cui le pagine crepitano di pathos e tensione.

That sums it up. I love snappy dialogue and humour, and how characters use that to diffuse the tension. But only in small doses because I love books where the pages crackle with tension and drama.

Chi è il suo personaggio preferito in IL MILIARDARIO:TRAPPOLA D’AMORE?

Who is your favourite character in THE BILLIONAIRE BOYFRIEND TRAP?

Ellen è un personaggio esagerato e ottiene lei tutte le battute migliori. È il capo di Cleo e una vera stronza quando si tratta d’affari. È priva di scrupoli e ottiene sempre quello che vuole ma, sotto sotto, ha un cuore buono…e molti segreti!

Ellen is a larger-than-life character who gets all the great lines. She's Cleo's boss and a real hard-ass when it comes to business. She's ruthless and always gets what she wants, but underneath it all, she's got a good heart - and lots of secrets too!

IL MILIARDARIO: TRAPPOLA D’AMORE è ambientato in una città reale?

Is THE BILLIONAIRE BOYFRIEND TRAP set in a real city?

No, ho inventato io la città di Roxburg e il quartiere esclusivo di Serendipity Bend dove vive la famiglia Kavanagh. Io sono di Melbourne, in Australia, quindi mi sono liberamente ispirata a questa città, con il fiume che separa le proprietà ampie ed esclusive da un lato e le tradizionali casette degli operai dall’altro. L’ho situata in America, benché non ci sia mai stata.

No, I made up the city of Roxburg, and its exclusive suburb of Serendipity Bend where the Kavanagh family live. I'm from Melbourne, Australia, so it's loosely based on that city with its river dividing the exclusive, large properties on one side and the traditional working man's cottages on the other. I set it in America, although I've never been to that country.

Quali sono le sue letture preferite?

What are your favourite novels? 

Sono una grande fan di Nora Roberts, in particolare dei suoi romanzi di genere romantic suspense, dove romanticismo e mistero si fondono. Mi piacciono le storie con un intreccio solido, personaggi con i quali sia possibile identificarsi e un eroe di cui innamorarsi. Lei riesce ad ottenere dialoghi brillanti e storie d’amore emozionanti e drammatiche.

I'm a huge fan of Nora Roberts, particularly her romantic suspense novels. I like a story with a solid plot as well as characters you can identify with, and a hero to fall in love with. She ticks the boxes for snappy dialogue and dramatic, emotional love stories.
dialoghi brillanti e storie d’amore emozionanti e drammatiche.

Perché ha deciso di far tradurre i suoi libri?

Why did you decide to translate your books?

Mi piace l’idea che i miei libri vengano letti in giro per il mondo. È eccitante il pensiero che qualcuno che vive in un paese lontano come l’Italia legga qualcosa che ho scritto nel mio ufficio quaggiù nel sud dell’Australia. Le storie d’amore attraggono le donne (e talvolta gli uomini) provenienti da culture e paesi diversi, ed è fantastico che ora sia molto più semplice per gli autori condividere quello che scrivono.

I love the idea of people around the world reading my stories. It's exciting to think that someone from as far away as Italy is reading something I wrote in my office down here in the bottom of Australia. Love stories appeal to women (and occasionally men) from a variety of cultures and countries, and it's great that it's now much easier for authors to share their work with everyone.

Farà tradurre altri libri della serie della Famiglia Kavanagh in italiano?

Will you be translating any more books in the Kavanagh Family series into Italian?

Certamente! Non vedo l’ora di farvi avere il resto dei libri della serie della Famiglia Kavanagh. In tutto sono cinque. Il secondo libro, intitolato THE BILLIONAIRE BOYFRIEND PROPOSAL (IL MILIARDARIO: PROPOSTA D’AMORE), segue le vicende di Blake e Cassie che si riuniscono dopo una separazione lunga e dolorosa. Se siete curiosi di saperne di più su di loro dopo aver letto IL MILIARDARIO: TRAPPOLA D’AMORE, ci troverete tutti i loro segreti. Poi vi aspettano gli altri fratelli: Ash il pacificatore, Zac il seduttore e Damon il terremoto.

I sure will! I can't wait to bring you the rest of the books in the Kavanagh Family series. There are 5 in all. The 2nd book, titled THE BILLIONAIRE BOYFRIEND PROPOSAL, follows Blake and Cassie who reunite after a long and painful separation. If you were curious about them after reading THE BILLIONAIRE BOYFRIEND TRAP, you'll find out all their secrets. Then there's the rest of the brothers to look forward to - Ash the peacemaker, Zac the charmer, and Damon the hellraiser.

Lei ha pubblicato IL MILIARDARIO: TRAPPOLA D’AMORE in modo indipendente, non è vero?

You self-published THE BILLIONAIRE BOYFRIEND TRAP, didn't you?

Sì, è così. Scrivo da vent’anni e ho un agente negli Stati Uniti ma quando, nel 2010, si sono diffusi il Kindle e l’auto-pubblicazione, ho deciso di provare. Ho pubblicato il mio primo libro all’inizio del 2011 e non mi sono mai guardata indietro. Scrivo con tre pseudonimi diversi e mi muovo tra generi diversi.

I did. I've been writing for 20 years and had an agent in the US, but when the Kindle and self-publishing emerged in 2010, I decided to try it. I released my first book in early 2011 and haven't looked back. I write under 3 pen names, across several genres.

Cosa le piace della possibilità di auto-pubblicarsi?

What do you like about self-publishing?

La libertà di scrivere quello che voglio e ai miei tempi è l’attrattiva principale, con i guadagni economici che seguono subito dopo. Non è un segreto che le grosse case editrici paghino degli anticipi ridotti di questi tempi, e che tentino di accaparrarsi la fetta di diritti più grande che possono, il che lascia un margine scarso all’autore medio. Siccome sono rapida a scrivere, posso scrivere libri di diversi generi e sono il capo di me stessa, concedendo ai miei libri un’attenzione che una grossa casa editrice non si preoccuperebbe di dedicargli.

The freedom to write what I want and to my own schedule is the biggest draw card, with the financial rewards a close second. It's no secret that large publishers pay small advances these days, and try to grab as many rights as they can, with little reward for the average author. Since I'm a fast writer, I can write in several genres and I am my own boss, giving my books individual attention that a large publisher wouldn't bother doing.

Ha qualche legame con l’Italia?

Do you have connections to Italy?

I genitori di mio marito sono nati in Italia e si trasferirono in Australia negli anni Cinquanta, quindi direi che il mio legame è piuttosto forte. Adoro i miei suoceri italiani e tutte le meravigliose tradizioni che hanno portato con loro, in particolar modo tutte quelle che hanno a che fare col cibo! Sono anche stata in Italia, visitando le mete turistiche principali. Io e mio marito abbiamo in programma di riportarci i nostri due figli tra qualche anno ad incontrare i suoi cugini, le zie e gli zii che vivono ancora lì.

My husband's parents were born in Italy and moved to Australia in the 1950's, so my connection is quite strong. I love my Italian in-laws and all the wonderful traditions they brought with them - especially anything to do with food! I've also traveled to Italy, taking in the major tourist sights. My husband and I have plans to take our two children back in a few years to meet his cousins, aunts and uncles who still live there.

Su che cosa sta lavorando al momento?

What are you working on now?

Sto scrivendo il primo romanzo di una nuova serie. Si intitola semplicemente KING e ha come protagonista un amico di Damon Kavanagh. Parla di un arrogante miliardario (ma va!) che è abituato ad ottenere quello che vuole, e della donna che lo rifiuta. È divertente e sexy, e deliziosamente romantico. Come per i libri della serie della famiglia Kavanagh, spero di farlo tradurre in italiano e in altre lingue.

I'm writing the first book of a new series. It's simply titled KING, and features a friend of Damon Kavanagh. It's about an arrogant billionaire (what else!) who always gets what he wants, and the woman who refuses him. It's fun and sexy and oh-so-deliciously romantic. As with the Kavanagh Family books, I hope to translate it into Italian and other languages.

Come possono informarsi i lettori per sapere quando uscirà la versione italiana del prossimo libro nella serie della Famiglia Kavanagh?

How can readers find out when you translate the next book in the Kavanagh Family series?

Nel mio sito (kendralittle.com), ognuna delle pagine dedicate ad un libro contiene i link dei principali negozi online per le versioni tradotte. Non appena un libro viene tradotto, posto la notizia anche su Twitter (twitter.com/kendralittle_1) e Facebook (facebook.com/KendraLittleAuthor).

Each book page on my website has links to the main online bookstores for each translated version. I also post on Twitter and Facebook as each book is translated.